La composizione dell’elettorato del Movimento 5 Stelle per orientamento politico dichiarato risulta essere fortemente mutato rispetto soltanto allo scorso anno e prevalentemente di centrosinistra: questo è quanto emerge da un interessante sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca sociale Ferrari Nasi & Associati pubblicato dal quotidiano Libero nelle scorse settimane.
Nel 2014, l’anno delle Elezioni Europee nelle quali il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 21,1% dei voti, quasi un terzo degli elettori “grillini” si autocollocava dalle parti della sinistra radicale, non sentendosi probabilmente rappresentati dalla svolta renziana del PD e dai partiti alla sua sinistra, primo fra tutti SEL. Un’altra fetta significativa di elettori del movimento si dichiarava, all’opposto, di centrodestra (28%). Meno rappresentate, infine; le componenti di elettorato di centro (17%), di un centrosinistra più moderato (16%) o di destra (8%).
In una situazione in cui le intenzioni di voto indicano oggi il Movimento 5 Stelle in crescita di qualche punto percentuale rispetto allo scorso anno, i dati del sondaggio pubblicato da Libero sono da un lato sorprendenti viste le recenti posizioni assunte da Beppe Grillo sull’immigrazione, apparentemente in contraddizione con uno spostamento a sinistra dell’elettorato; dall’altro, però, la crescita registrata della Lega Nord e la flessione del PD sembrano, invece, aiutarci a comprendere il flusso di intenzioni di voto avvenuto nell’ultimo anno: movimenti all’interno dell’elettorato che vedono in ogni caso il M5S ancora particolarmente forte, smentendo chi ne pronosticava un rapido declino dopo il boom delle Politiche 2013.