Ogni crisi politica, e Roma non fa eccezione, ha un risvolto umano. Le ultime parole del sindaco di Roma dimissionario Ignazio Marino raccontano le sue emozioni di fronte alle iniziative ed il sostegno dei cittadini di Roma Capitale.
Il sindaco che dovrebbe formalizzare le dimissioni in giornata rilancia su Facebook alcune foto delle manifestazioni in suo sostegno e dalla pagina Facebook scrive: “Ho pianto, mi sono scese le lacrime a vedere le migliaia di cittadini romani che in queste ore si stanno mobilitando con ogni mezzo, anche presentandosi qui in Campidoglio di domenica. Vorrei dire loro che li vedo, che li ascolto, che li leggo e che li ringrazio uno ad uno. Voi che vi attivate, che coinvolgete, che mettete in moto la nostra coscienza collettiva, voi siete il sale della democrazia e costituite un patrimonio che Roma non può e non deve perdere”.
Lanzillotta: “Marino difficilmente difendibile”
“Esiste una burocrazia pigra e a contatto da decenni con tutti i grandi interessi che si muovono in città. Con dirigenti dotati di enorme autonomia rispetto ai politici”, che hanno un potere decisionale su cui “la politica non ha vigilato. Marino, come primo atto, avrebbe dovuto dare una bella ramazzata all’amministrazione”. Non è tra coloro che difendono l’operato dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino l’ex assessore della Capitale Linda Lanzillotta, senatrice eletta con Scelta civica e ora nel Pd. Nell’intervista a Quotidiano nazionale: “Io alle primarie non ho votato per Marino”. “La candidatura del professore nasce da una precisa volontà politica della vecchia nomenclatura”. Il sindaco di Roma “era difficilmente difendibile. Detto questo, il professore ha ereditato il disastro epocale di Gianni Alemanno. E non è che ora se va via Marino tutto si risolve. Il Pd farebbe un grave errore se la pensasse così. Occorre una riflessione seria e approfondita”.