E se Marino si ricandidasse a sindaco di Roma?

Pubblicato il 12 Ottobre 2015 alle 16:40 Autore: Martino Abbracciavento
Marino

Si continua a parlare del caso del Sindaco dimissionario di Roma, Ignazio Marino. Oggi pare che arriveranno le tanto attese dimissioni già annunciate nel corso della serata di venerdì, tramite un video postato sulla propria pagina Facebook, dall’ormai ex sindaco di Roma Ignazio Marino.

In attesa delle dimissioni ufficiali, continuano le mobilitazioni di alcuni cittadini a sostegno dell’ex chirurgo.  Nella giornata di ieri infatti alcuni gruppi di cittadini mobilitati in Campidoglio, hanno chiesto a Marino, travolto dalla bufera sugli scontrini delle spese fatte con la carta di credito del sindaco, di non mollare e di andare avanti. A partire dalle 12 di questa mattina alcuni suoi sostenitori si sono dati appuntamento al Nazareno, sede del Pd, chiedendo al partito di non “mollare” lo stesso Marino.

Tra i sostenitori c’erano non solo gli elettori di Marino ma anche cittadini che alle scorse elezioni hanno votato per Grillo e che sarebbero ben disposti a votare per Marino qualora decidesse di ricandidarsi.

Nelle ultime ore sta trapelando una voce che se confermata avrebbe dell’incredibile: Marino starebbe accarezzando l’idea di ricandidarsi nel 2016 con il supporto di alcune liste civiche e di quel che resta di Sinistra Ecologia e Libertà.

L’opinione dei sondaggisti

Per l’Istituto Ipr Marketing di Antonio Noto le potenzialità di Marino sono interamente legate alla capacità del Pd, di riuscire o meno a ricostruire il rapporto con i propri elettori. Se questa operazione non dovesse riuscire, una candidatura indipendente dell’ex-sindaco potrebbe avere, per Noto, buone possibilità di portare a casa una percentuale interessante, ovviamente facendo perdere una percentuale non sottovalutabile allo stesso PD.

Della stessa opinione il fondatore di Ixè, Roberto Weber, che afferma “la trasversalità funziona se si ragiona in un contesto bipolare. Quello che ci troviamo di fronte a Roma non lo è. C’è una grande frammentazione a sinistra. Il M5S resta la lista favorita e sarà molto dura per le forze tradizionali. Per questo credo che una candidatura di Marino potrebbe funzionare, toccando anche un range tra il 5% e l’8%”.

Roberto Natale di Ipsos sul punto è netto: “Credo che un’eventuale ricandidatura di Marino avrebbe zero possibilità di vittoria. A meno che non faccia una campagna elettorale straordinaria, tirando fuori cose di cui ancora nessuno è a conoscenza, non credo che andrebbe oltre il 5%. Sufficiente però – sottolinea Natale – a infastidire il Pd. Per i democratici la candidatura del ministro Gentiloni rappresenterebbe forse l’opzione migliore, ma è una ipotesi difficile da realizzare. Detto questo c’è la possibilità reale che a Roma vincano i Cinquestelle, specie se riusciranno a proporre un profilo competente che abbia un minimo di esperienza con la macchina comunale”.

Per il presidente di Tecné, Carlo Buttaroni, il movimento politico di Marino non dovrebbe provocare sconvolgimenti nel panorama politico della capitale: “In questi giorni una parte di elettorato romano si è schierato a difesa di Marino. Un fenomeno interessante, ma si è trattato di una piccola minoranza. Non c’è un vero moto popolare a difesa del sindaco dimissionario, si tratta più che altro di ceto politico. Una sua candidatura – secondo Buttaroni – potrebbe valere intorno al 5%. Anche perché Marino non è mai stato un sindaco molto amato: la fiducia rilevata nei suoi confronti è sempre stata piuttosto bassa”.