Sondaggio EMG per Tg La7: diminuisce lo scarto fra PD e M5S in caso di ballottaggio (12/10)
Presentato nel corso del Tg La7 di lunedì 12 ottobre il consueto sondaggio EMG sulle intenzioni di voto ai partiti e sulla fiducia nei principali leader politici italiani.
All’indomani dell’annuncio delle dimissioni da parte del sindaco di Roma Ignazio Marino, nel confronto con la settimana precedente è minima (ma comunque positiva) la variazione del Partito Democratico, che si attesta al 32,9%, così come avanza di qualche decimale di punto il Movimento 5 Stelle, accreditato ora del 26,6%. Leggero “segno più” anche per la Lega Nord, questa settimana al 15,2%, mentre arretra di qualche decimale Forza Italia, che si attesta al 12,1%.
Variazioni minime, ma tutte di segno negativo, per i partiti minori, con Fratelli d’Italia al 4,3%, SEL al 3,3% e, infine, Area Popolare (NCD-UDC) che non va oltre il 2,1%: la formazione politica del Ministro dell’Interno Alfano si allontana così sempre più dalla soglia del 3% fissata dall’Italicum per entrare alla Camera dei Deputati.
Secondo il sondaggio EMG questa settimana cresce leggermente la percentuale di coloro che dichiarano di volersi astenere, ora pari al 40,7% dell’elettorato, e soprattutto gli indecisi che rappresentano il 18%.
Non raggiungendo nessun partito il 40% dei voti, il ballottaggio vedrebbe il PD prevalere sia nel caso lo sfidante fosse il Movimento 5 Stelle (52 a 48), sia qualora ad arrivare al secondo turno fosse una lista unica di centrodestra (52,9 a 47,1): nel primo caso lo scarto fra le due liste sarebbe ridotto al minimo dall’inizio delle simulazioni effettuate dall’istituto di Masia, mentre nella seconda ipotesi il vantaggio del partito di Matteo Renzi risulterebbe in crescita.
Per concludere, il sondaggio EMG presenta anche questa settimana il dato sulla fiducia nei maggiori leader politici con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a guidare sempre la graduatoria con il 46% (in crescita rispetto alla precedente rilevazione), mentre risultano stabili i dati relativi a Matteo Renzi (32%) e Matteo Salvini (25%). Quarto, in crescita di fiducia (+1%) e sempre più vicino al leader leghista, è il Vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (22%).