Rassegna stampa politica: prime pagine 13 ottobre 2015
Rassegna stampa politica: prime pagine di martedì 13 ottobre 2015.
Oggi c’è il voto finale sulla riforma del Senato. L’Unità dice che è una “bella giornata” per il Paese. Il Manifesto la pensa diversamente: “La legge costituzionale che il Senato voterà oggi dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza. E’ inaccettabile per il metodo e i contenuti: lo è ancor di più in rapporto alla legge elettorale già approvata. Nel metodo: è costruita per la sopravvivenza di un governo e di una maggioranza privi di qualsiasi legittimazione sostanziale dopo la sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del Porcellum”.
Le cene di e i viaggi di Renzi sono nel mirino del Fatto Quotidiano: “Dopo l’articolo del Fatto si muovono i giudici contabili. Alla Provincia il futuro premier si faceva rimborsare pure le aragoste. Ancora misteriosi gli scontrini di Palazzo Vecchio”. Il Tempo titola: “Scontrini frontali. Renzi ha cacciato Marino dopo lo scandalo dei pasti rimborsati e ora la Corte dei conti indaga sulle cene dell’ex sindaco di Firenze”. Intanto a Roma, come rivela Il Messaggero, “arriva il supercommissario”.
Corriere della Sera e Repubblica parlano di Unioni Civili (con Alfano che fa “muro”) e della rottura tra sindacati e governo sulle pensioni. La Stampa si occupa di Legge di Stabilità: “Aiuti alle famiglie bisognose. Esodati, mancano i fondi. Intesa di massima sulla manovra. Canone Rai forse pagato in due rate”.
Gli immigrati e i loro benefit sono in prima pagina su Il Giornale e Libero. Il primo annuncia: “Introdotto lo ius soli. Nuove regole: così gli immigrati diventeranno cittadini italiani. Necessari cinque anni di scuola e genitori regolari. E il Paese cambierà”. Il secondo rivela: “Per gli immigrati la Fornero non vale. Grazie ai ricongiungimenti familiari, ogni anno decine di migliaia di stranieri che non hanno mai versato contributi in Italia godono di un assegno previdenziale. E spesso fuggono coi soldi”.