Se non è effettivamente possibile parlare di un vero e proprio ritorno alla prassi del proibizionismo postcoloniale, di certo l’approvazione del nuovo decreto legislativo avvenuta in Consiglio dei ministri, riguardante il consumo e l’utilizzo di sigarette e tabacco, rischia di cambiare non poco diversi parametri del vivere quotidiano e civile dell’odierno acquirente medio.
Il decreto, consta di 31 articoli, dovrà adesso essere vagliato dalle commissioni parlamentari idonee e successivamente dalla Conferenza Stato-Regioni prima di poter ottenere il varo definitivo in Gazzetta Ufficiale. I cambiamenti che dovrebbero entrare in vigore riguardano il consumo, la lavorazione industriale, la vendita e le modalità di distribuzione del prodotto, e sono stati implementati quale risposta d’adeguamento alle normative comunitarie dell’Ue dell’anno 2014.
Tabacco: i divieti
Il primo più rilevante divieto che il dettato legislativo appena riconosciuto porta al suo interno, riguarda il fumo attivo all’interno dell’abitacolo privato. Non sarà più possibile per il conducente, o per qualsiasi eventuale passeggero, fumare all’interno dell’automobile in presenza di bambini o di donne in stato di gravidanza né in fase di movimento, né in sosta.
Proibizione estesa altresì alle principali pertinenze esterne ospedaliere. Importante è poi la nuova norma che promette di regolare, in senso restrittivo, l’utilizzo di additivi, aromi e tabacco sfuso per la preparazione del prodotto. Tali indicazioni, stando al novello Dlgs, poi presenti sul pacchetto di sigarette, potrebbero contribuire, specie nella percezione dei più giovani, a dare una immagine meno dannosa del venduto.
Tabacco: nuovo pacchetto, le immagini e gli avvertimenti
Cambia anche l’estetica del pacchetto di sigarette per come lo si conosce oggi: previsto infatti un adeguamento dello spazio visivo per le frasi di avviso e avvertimento che dal 40% della superficie totale odierna, dovrà invece ricoprirne per legge almeno il 65 per cento con l’ausilio di immagini incisive e perniciose per la psiche a fare da sfondo.
Per i commercianti introdotte nuove ammende e nuove sanzioni amministrative riguardanti lo spaccio del fumo e del tabacco ai minori, con un arco d’azione che procede dalle multe, da un minimo di 1000 euro fino ai 4000, per arrivare al ritiro completo della licenza di distribuzione e vendita.
Tabacco: sigarette elettroniche e controlli ministeriali
Le normative uniche dell’Ue, cui l’Italia si adegua oggi dopo l’acquisizione avvenuta a livello comunitario già nel 2014, in materia di tabacco, prevedono inoltre una stringente supervisione e repressione per il consumo di sigarette elettroniche. Nel decreto legislativo è infatti specificato che i contenuti chimici della sigaretta elettronica dovranno essere inderogabilmente armonizzati al ribasso secondo nuovi quantitativi standard, si parla di non più di 20mg/ml di nicotina per un serbatoio di volume non superiore ai 2ml.
Controlli infine anche a monte della catena: i fornitori dovranno, prima di attivare la filiera del consumo, presentare una istanza circa la fabbricazione del prodotto al ministero della Salute, il quale si incaricherà di stabilirne l’effettiva conformità alle nuove tassonomie in vigore.
Riccardo Piazza