Lotta alla criminalità, sms contro droga e prostituzione, pugno duro nei confronti di manifestanti e tifosi violenti: il ministro dell’Interno Angelino Alfano presenta il suo piano sicurezza per Roma, un piano che “potrà essere un modello sperimentale per le altre zone d’Italia”.
L’obiettivo per Alfano, è “rendere sicura la nostra Capitale d’Italia” e per farlo “non serviranno maggiori risorse economiche ma una organizzazione più efficiente”.
Sono sei in tutto i punti su cui si è concentrato il lavoro del titolare del dicastero dell’Interno: dalla lotta all’abusivismo commerciale ai cortei in centro città.
“Non faremo nuove leggi” ha spiegato Alfano, “il ministro dell’Interno lavorerà attraverso le leggi esistenti, introducendo operatività nuove e aggiungendo a favore dei cittadini delle possibili azioni facili da compiere per segnalare i reati e organizzare la struttura al meglio”. Come? Con dei numeri di telefono a cui inviare sms: 338 / 6640311 per lo spaccio della droga e 334 / 6903374 per la prostituzione.
“Il nostro obiettivo è combattere lo spaccio soprattutto davanti alle scuole” ha detto il ministro, “con un sms possiamo salvare una ragazza dallo sfruttamento o un minore da uno spacciatore”. Nel caso dell’abusivismo commerciale, l’obiettivo è “punire chi vende ma soprattutto chi produce”.
Capitolo tifo violento. Alfano ha ribadito l’intenzione di introdurre “il Daspo a vita per i violenti”. Durante l’estate il governo lavorerà a nuove norme. Nel frattempo, nel piano per Roma finisce una riorganizzazione dello stadio Olimpico, “un’ulteriore segmentazione dei settori per garantire più sicurezza”. A questo si aggiungerà un potenziamento del servizio di videosorveglianza (sia all’interno dell’impianto sia nelle vie limitrofe), controlli più severi sui commercianti ambulanti per scongiurare la presenza di soggetti pericolosi e il potenziamento dei controlli alle uscite autostradali e sulla tangenziale interna allo stadio.
Per quanto riguarda i cortei in centro, Alfano aveva annunciato un piano ad hoc già fine aprile, pochi giorni dopo gli scontri in via Veneto nel corso della manifestazione contro l’austerity e il diritto alla casa.
Alfano ha dichiarato che “si è abusato del rispetto del diritto a manifestare. Sulla questione degli incappucciati nei cortei e sulla tutela dei diritti dei cittadini e delle forze dell’ordine abbiamo scelto la linea dura: chi manifesta è libero di fare ciò che vuole, ma il limite è la legge e la libertà altrui”.
“La decisione che abbiamo assunto sui cortei è il rigoroso rispetto del protocollo firmato dal Prefetto con i partiti e i sindacati” ha proseguito il ministro, “esiste un accordo sugli itinerari. La nostra posizione è ferma: nessun corteo violento sarà ammesso in centro. Quelli pacifici sì, rispettando gli itinerari contenuti nel protocollo”. Come capire quali sono i cortei a rischio? “Ci serviremo delle segnalazioni delle nostre fonti e dell’attività di prevenzione” ha detto Alfano.