Infografiche: il part time in Italia e nel mondo, quanto e dove viene usato

Infografiche: il part time nel mondo quanto e dove viene usato

Forse può sembrare una sorpresa, ma l’Italia non è poi così indietro come si pensava, almeno in qualcosa. Questo qualcosa è qui il ricorso al part time. Certo, spesso può trattarsi di part time involontario, più che di uno strumento utilizzato per innalzare l’occupazione femminile, che rimane bassissima, e questa sì, da record negativo, ma rimane il fatto che come vediamo nelle nostre infografiche l’Italia si piazza perlomeno a metà classifica, se non meglio.

Nella prima mappa, riferita all’età in cui ci sono più lavoratori, tra i 25 e i 54 anni, vediamo come sia il Centro e Nord Europa a guidare la classifica del ricorso al part time, con il 30% nei Paesi Bassi, il 25% in Svizzera e livelli vicino al 20% in Inghilterra, Germania, Belgio, Austria.

L’Italia sta appena dietro con un lusinghiero 18%, davanti anche al 14% della Spagna e al 12% della Francia, e alla Scandinavia, dove in Svezia e Finlandia si scende sotto il 10%.

Fuori dall’Europa Australia e Giappone sono sui livelli italiani.

Nella seconda infografica vediamo la classifica per età, è possibile scegliere appunto la fascia d’età e osservare il ricorso al part time, che comprensibilmente è maggiore tra i più giovani e tra i lavoratori più anziani. L’Italia fa un po’ eccezione, poichè è decisamente sopra la media europea nella fascia d’età 25-54 anni. Questo potrebbe significare come il ricorso al part time sia nel nostro Paese uno strumento di flessibilità per le imprese, come i contratti a termine, più che una comodità dei lavoratori stessi.

Nell’ultima infografica possiamo vedere l’andamento nel tempo del ricorso al part time mettendo a confronto l’Italia, curva azzurra e l’Europa, quella viola.

Ebbene, l’Italia supera la media europea soprattutto tra gli uomini tra i 25 e i 54 anni. Un risultato bizzarro forse, che però dice molto su quanto possa essere involontario il ricorso al part time