Il Canone Rai risulta fra quelle tasse pagate con meno piacere dagli abitanti del Belpaese. Sia per una progressiva impennata del prezzo o per una caduta della qualità (ma questa non è una voce provata, bensì un’opinione di certi) dei servizi, comunque il Canone (e la Rai) si trova ad un momento di svolta: cosa fare? Renzi ha imposto un abbassamento della tariffa, ma il nodo pagamento è un ostacolo al quale sta ancora lavorando.
Si parta dal prezzo: si era arrivati a ben 113,50 euro. Una cifra elevata, specialmente se comparata con il passato. Renzi ha abbassato il pagamento del Canone a “soli” 100 euro, tondi tondi. Poi, tuttavia, si pensa addirittura di abbassarlo ulteriormente ad 80 euro, nel momento in cui gli incassi crescano per via dell’abbattimento dell’evasione del Canone (stimata sul 30%).
Canone Rai: pagamento rateale?
Ora, come si divideranno le rate? Anzitutto, si era pensato ad un unico importo, all’interno della bolletta. Ma i cento euro interi potrebbero influenzare molto le scelte dei consumatori, abbassando considerevolmente per quella mensilità e quella successiva gli investimenti, i consumi e i risparmi cittadini. Ecco perché si è pensato, proprio nelle ultime ore, di dividere in due tranche la rata: 50 euro a gennaio e i restanti 50 nelle bollette saldo elettricità a giugno. Nel 2017, invece, si cambierà ulteriormente regime di versamenti: si passerebbe a ben 6 versamenti bimestrali: 20 euro a gennaio – febbraio, 20 a marzo – aprile e così via fino a novembre – dicembre.
Quanto alla “sezione” pubblicità, i tecnici Rai e del Ministero stanno ragionando circa alla rimodulazione degli spot della Televisione di Stato. Oltre alle classiche idee di abbassare il numero di servizi pubblicitari, ve ne è una molto originale: concentrare la pubblicità su Rai Uno e ridurlo, tendente allo zero, nelle altre reti.