Legge di Stabilità 2016, tutte le novità in arrivo
Legge di Stabilità: in arrivo l’attesa manovra da 27 miliardi di Euro. Dovrebbero sparire le tasse sulla prima casa e arrivare prima del previsto degli sgravi fiscali per le imprese. Inseriti anche provvedimenti sulla contribuzione e sul pre-pensionamento in regime di part time. TASI e IMU? Via nel 2016. Manca solo la comunicazione della nuova legge di stabilità al Parlamento e all’Ue da parte del governo. Sulle abitazioni di lusso oltre alla TASI, sparisce anche l’IMU. Lo sgravio riguarderà anche i terreni agricoli e i macchinari “fissi”. La riduzione delle tasse ammonterà a 5 miliardi di euro che verranno interamente rimborsati ai comuni. La misura dovrebbe rilanciare i consumi visto che il 73% degli italiani ha una casa di proprietà.
Legge di Stabilità: in arrivo taglio dell’Ires
Non solo famiglie, pronto anche un pacchetto per aiutare le imprese. Già nel 2016 potrebbe arrivare un primo abbattimento dell’Ires sugli utili d’impresa. L’intenzione del governo era quella di passare dall’attuale 27% al 24% nel 2017 ma già nel 2016 – grazie al sistema degli “acconti” che garantirebbe la copertura finanziaria – la tassazione potrebbe abbassarsi di qualche punto. Dovrebbe andare in porto anche un “super ammortamento” dei beni strumentali: alle imprese si permetterebbe di detrarre il 140% (solo per il 2016, dopo avverrà un graduale abbassamento) sugli investimenti per l’acquisto di macchinari.
Legge di stabilità: scontri sui contributi
Meno sconti sui contratti a tempo indeterminato: nel 2015 la “decontribuzione” aveva un tetto di 8060 Euro e una durata massima di 3 anni. Per il 2016, lo sconto massimo previsto è di 4mila Euro e 2 anni di durata. Per il 2017: 2mila euro e 1 anno di durata. Nel 2018, lo sconto sui contributi per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato dovrebbe sparire del tutto. L’intenzione è quella di eliminare un fattore che in qualche modo ha “drogato” il mercato del lavoro spingendo ad assumere con l’economia in perdita. Adesso che le cose vanno meglio gli investimenti dovrebbero spingere verso assunzioni “naturali”.
Cosa cambia per le pensioni
Non si potrà andare in pensione prima di quanto imposto dalla Legge Fornero. Si pensa comunque a una misura sperimentale: possibilità di lavorare part time a due anni dalla data di pensionamento. la riduzione in busta paga sarebbe ammortata da un acconto sulla pensione (lo Stato si farebbe carico di una parte di contributi per evitare conseguenze sull’assegno previdenziale). La misura è già prevista in seno ai contratti collettivi, diventerebbe possibile anche per il rapporto tra singolo lavoratore e datore di lavoro.