Comunali del 2016 a Roma, “Berlusconi sindaco”: Goliardata o invito?
Un fiore in mano, lo sguardo ammaliatore di un tempo, il Colosseo di notte. “L’uomo giusto al momento giusto”. In vista delle elezioni comunali del 2016 a Roma, per il popolo di Facebook chi dovrebbe prendere il posto del dimissionario Ignazio Marino sullo scranno più alto del Campidoglio non è altro che l’ex premier Silvio Berlusconi.
Un invito o uno scherzo?
Un nome che, in un toto candidati che spazia da Alfio Marchini allo stesso Ignazio Marino, passando per Giorgia Meloni ed Alessandro Di Battista, lascia i più un po’ spiazzati. Una eventuale discesa in campo a livello locale dell’ex Cavaliere, infatti, è già stata in passato ventilata, ma sicuramente non nella Capitale. Così, c’è chi già pensa alla trovata goliardica, un po’ simile a quella che voleva il celebre conduttore Giancarlo Magalli come candidato presidente della Repubblica. Un modo per stemperare il clima rovente di una città in cui, in questi giorni, si sono contrapposti i più fieri oppositori di Marino con chi ha chiesto al primo cittadino di andare avanti nonostante la possibile sfiducia da parte della sua maggioranza.
Come riporta anche Adnkronos, infatti, i commenti sono a metà tra il serio e il faceto, c’è chi posta foto di un Berlusconi d’annata tra Obama e Medvedev nel vertice di Pratica di Mare, così come è immancabile l’ormai storico discorso del 1994 con cui l’ex Cavaliere annunciava la sua discesa in campo. Ci sono, poi, gli scatti con il fedelissimo Dudu, la celebre bandana di quella vacanza estiva del 2009 in Sardegna e gli attacchi verso i troll comunisti.
Scherzo o non scherzo – e sono in tanti a chiederselo – la pagina sta, comunque, facendo proseliti, toccando quota 12.000 mila fan.
Berlusconi: “Serve un sindaco manager”
Quello che, però, è certo è che l’ex premier ha già in mente un idealtipo di candidato sindaco per le prossime elezioni comunali romane e milanesi: un personaggio che riesca a riunire le diverse anime del centro-destra e che sia animato da “qualità imprenditoriali”. Una sorta di “Brugnaro” dei Sette colli o della Madonnina che abbia consapevolezza del fatto che “Milano e Roma devono essere amministrate come grandi aziende con squadre di manager”.
Sul nome, però, la partita è scontata, con i forzisti a un bivio: da un lato, infatti, c’è la “tentazione” Alfio Marchini, il civico per eccellenza delle scorse comunali a cui guardano con favore molti big azzurri; dall’altro c’è l’ipotesi “politica” di schierare Giorgia Meloni, incoronata qualche settimana da Salvini e dal neogovernatore ligure Giovanni Toti come alfiere del centrodestra alle prossime amministrative. La leader di Fratelli d’Italia, però, si mantiene prudente sulla sua discesa in campo: “Continuiamo a parlare di nomi, ma io voglio parlare di progetti” ha affermato l’ex ministro della Gioventù.