Di nomi ne girano tanti ma Renato Schifani non ha “la sensazione di frane o smottamenti” in NCD. Il presidente dei senatori di Area Popolare, di cui il Nuovo Centrodestra fa parte, nell’intervista a Monica Guerzoni pubblicata dal Corriere dà in partenza come quasi certi Quagliariello, Giovanardi e Augello e aggiunge “non vedo alcun esodo e le smentite di ieri lo confermano”.
Intanto dalla loro sia Alfano che Schifani rivendicano il lavoro prodotto dal Governo Renzi. Cita ad esempio “l’abolizione di Imu e Tasi, l’intervento su famiglie e fasce di povertà, la decontribuzione, l’Ires e l’elevazione del limite del contante” che Schifani ricorda essere “nostre antiche battaglie”.
Mentre sulle alleanze e sul rapporto di NCD col Pd richiama in ballo la legge elettorale: “impensabile sciogliersi nel Pd”. “Lavoriamo per mantenere identità e autonomia di scelte future”. E poi viene al punto: “auspichiamo una modifica della legge elettorale, senza impuntature reciproche”.
Gli attacchi da destra a Renzi e ad Alfano
I tweet di Francesco Storace e Augusto Minzolini offrono una (parziale) rappresentazione del modo in cui da destra vengono giudicate le mosse di Alfano e di NCD.
Il figliol prodigo. Per candidarsi, ora l’ho capito, bisogna andare in Ncd e poi pentirsi, tornare indietro e fare fioretto. Alfannulloni
— Francesco Storace (@Storace) 15 Ottobre 2015
Dice Alfie:con Renzi fino al 2018 perché fa quello che vuole Ncd.Chiamate la croce verde! — Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) 16 Ottobre 2015
Dentro #NCD sono rimasti solo #Alfano e la sua poltrona. pic.twitter.com/Y4X5RqaH7O
— IL SAGGIO (@francetomm) 14 Ottobre 2015
Quagliarello lascia Ncd. Alfano replica: Non trattengo nessuno. Al limite trattiene solo le poltrone…
— Gianluigi Paragone (@gparagone) 14 Ottobre 2015
A forza di nn trattenere nessuno, #Alfano rimane solo. Anche @QuagliarielloG lascia @NCD_tweet https://t.co/jZc9hvbwkb
— Nunzia De Girolamo (@N_DeGirolamo) 14 Ottobre 2015