Legge di stabilità: commenti e reazioni
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palazzo Chigi ha illustrato la legge di stabilità approvata dal Consiglio dei ministri. ”Si scrive legge di stabilità ma si pronuncia legge di fiducia – ha detto il premier -. Il nostro destino non è Bruxelles, a New York, a Pechino, è nelle nostre mani”. ”Fino a qualche anno fa il mondo tirava, l’Italia arrancava. Adesso l’Italia è ripartita – ha affermato – e il mondo non si sente benissimo. Non sappiamo cosa accadrà prossimi mesi ma il punto è che va sottolineato con forza è che l’Italia è tornata alla crescita. Lo slogan di questa legge di stabilità è “Italia con segno più”.
A tal proposito ci sono state varie critiche da parte dei leader dei partiti di opposizione e da parte dei sindacati.
Legge di stabilità, sindacati e sinistra all’attacco
La Flc-Cgil afferma: “”La legge di stabilità è iniqua e ancora una volta colpisce i servizi e il lavoro pubblico. Si eliminano le tasse sulla prima casa anche per i ricchi, si concedono tagli di imposte sostanziosi alle imprese ma nulla per cambiare la legge sulle pensioni, per i contratti pubblici, per il diritto allo studio, per il precariato e per gli investimenti nei settori della conoscenza. Si mette in discussione il diritto alla salute ma anche ad una istruzione di qualità.”
Il deputato Pd Stefano Fassina commenta la manovra affermando: “I contenuti veri del Disegno di Legge di Stabilità saranno chiari soltanto quando verrà presentato al Senato. Per ora, dietro i fuochi d’artificio del Governo, i titoli noti rendono evidente il fine elettorale, giocato su maggiore iniquità sociale e altri colpi al welfare. L’Italia ha urgente necessità di un piano per il lavoro. Arriva invece una manovra senza impatto espansivo, attenta agli interessi più forti. Una manovra berlusconiana per segno elettorale e sociale”.
Per l’esponente della nuova corrente della minoranza dem Sinistra è Cambiamento Matteo Mauri: “c’è tanta Sinistra in questa manovra. Siamo convinti che l’impianto della Legge di Stabilità vada nella giusta direzione perché gli interventi principali rispondono bene alla necessità di tenere insieme crescita ed equità sociale”.
Una nota di soddisfazione dalla Cisl per la decisione assunta dal Consiglio dei ministri “di cancellare dal 2016 Irap e Imu agricola” commenta Luigi Sbarra, Segretario Confederale Cisl e Commissario Nazionale Fai-Cisl.
Una scelta questa, ha spiegato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, dettata dalla necessità di “tutelare il reddito degli agricoltori, tagliare le tasse sui fattori produttivi e favorire il rilancio immediato degli investimenti.
Critico anche il capogruppo di Sel alla Camera, Arturo Scotto, che afferma: “Renzi per la legge di stabilità lancia l’hashtag Italia col segno più, ma c’è un’Italia che ha ancora il segno meno: meno risorse sulla sanità, 4 miliardi rispetto al patto per la salute, meno risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, meno equità sulla prima casa, meno flessibilità per i lavoratori sull’uscita dal ciclo lavorativo, meno lotta all’evasione fiscale con l’innalzamento dell’uso del contante a 3000 euro. Ma soprattutto nessun programma di rilancio degli investimenti pubblici, visto che i soldi verranno messi sulla cancellazione della Tasi per tutti. Con questa legge di stabilità ci sarà un’Italia che avrà di più, quella più forte, e ci sarà un’Italia che avrà di meno, quella che nel corso degli ultimi anni ha pagato di più”.
Legge di stabilità, il commento delle opposizioni
Per il M5s le promesse del premier sono tutte balle. “La nuova legge di stabilità parla di un’Italia con il segno più. Più slogan, più annunci, più balle” scrive su Facebook il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, deputato del M5S. “Niente abolizione Legge Fornero. Niente Reddito di Cittadinanza. Niente aiuti alle imprese ma solo annunci per il 2017. Niente soldi alla sanità e 2 miliardi in meno rispetto all’invecchiamento della popolazione”.
Dure le critiche da parte di FI, Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati infatti afferma: “Renzi ha fatto una televendita, meglio di Wanna Marchi. Ha dato tutto a tutti, non ha dato una sola indicazione di coperture. Questo è un atteggiamento irresponsabile e spudorato”. Mara Carfagna, portavoce degli Azzurri alla Camera commenta la riduzione delle tasse sulla casa: “E’ solo lo specchietto per le allodole utilizzato da Renzi con la consueta furbizia e spregiudicatezza. Il resto della manovra è finanziato in deficit, mancano coperture certe e soprattutto manca la parte più importante ovvero una vera e drastica riduzione della spesa pubblica improduttiva. Come sempre la mancanza di serietà è la cifra di questo governo”.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, su Facebook scrive: “Siamo alla presa in giro, Renzi chiede una deroga al patto si stabilità per mantenere i clandestini negli alberghi. Il problema dell’immigrazione è irrisolto, il governo Renzi ha speso una follia senza risolvere nulla; chieda piuttosto una deroga per cancellare la Legge Fornero o per aiutare gli italiani in difficoltà” e ancora in merito all’abolizione dell’IMU: “Renzi, che trova i soldi per non far pagare l’IMU a chi possiede mega-ville o castelli, ma non li trova per cancellare la Legge Fornero, lancia la campagna #italiacolsegnopiù”. Il leader leghista interviene anche sul canone Rai: “Renzi ci riprova: Canone Rai nella bolletta della luce. E chi la tele non ce l’ha?? Per questo “servizio pubblico”, il canone giusto è ZERO!”
Legge di stabilità, botta e risposta tra Bruxelles e governo
Da Bruxelles fanno sapere: “Se le cifre quadrano, se a Roma hanno fatto bene i conti la volontà politica di promuovere la Legge di Stabilità italiana c’è”.
Il Premier Matteo Renzi risponde: “Bruxelles non è il maestro che fa l’esame, non ha i titoli per intervenire sulle scelte economiche del governo” e rincara: “se la bocciano la ripresentiamo.”