Sondaggio elettorale Ixè: flette il PD mentre continua a crescere il M5S
Sondaggio elettorale Ixè, M5S più vicino al Pd: i grillini guadagnano l’1,1%, i democratici perdono l’1,2
Nelle settimane dense di avvenimenti politici spesso avvengono importanti e significative variazioni nelle intenzioni di voto degli italiani, frequentemente la regola trova conferme e questo caso non fa eccezione. Secondo il sondaggio elettorale Ixè, trasmesso dalla Agorà, il Partito Democratico fa segnare un’importante flessione pari all’1,2% mentre continua il momento particolarmente positivo del M5S che sale fino a raggiungere il 26,0%. Nella settimana che va dal 9 al 16 ottobre i pentastellati fanno registrare un significativo +1,2%. Inverte la tendenza negativa delle ultime settimana la Lega Nord di Matteo Salvini che torna a crescere ottenendo il 14,3% (+0,3%) dei consensi, Forza Italia, invece, resta stabile al 9,7%. Chiude il cartello Sinistra Ecologia e Libertà che lascia sul campo lo 0,3% restando ferma al 4,1%.
Sorprese anche nella schermata dedicata ai partiti minori: l‘Italia dei Valori raddoppia praticamente il suo bacino elettorale, passando dallo 0,5% all’1,1%. E’ questa la variazione principale della schermata. NCD e UDC, unite in Area Popolare, ottengono il 3,4% dei consensi mentre Fratelli D’Italia, cedendo lo 0,4%, sarebbe ad oggi fuori dal parlamento: solo il 2,8% per il partito di Giorgia Meloni. Sale all’1,4% Rifondazione Comunista, cedono lo 0,1 i Verdi fermi allo 0,3% stesso risultato di Scelta Civica.
Sondaggio elettorale Ixè, fiducia: perdono un punto di fiducia i principali leader
I primi 4 leader nella speciale classifica della fiducia cedono la medesima quantità di consenso contemporaneamente. Perdono l’1% Mattarella, Renzi, Di Maio e Salvini mentre restano stabili gli altri competitor presenti nella schermata: Grillo, Berlusconi ed Alfano. Resta invariato, dunque, il rapporto di 1:2 tra il Presidente del Consiglio e quello della Repubblica così come la distanza, pari a cinque punti, della figura istituzionale del M5S, Luigi di Maio, dal segretario democratico.
Segno meno anche per la fiducia verso l’esecutivo che scende al 27,0, facendo registrare un meno due per cento. Come si evince dal grafico, in questo mese di rilevazioni il dato è stato molto ballerino ma la varianza dello stesso non è stata molto ampia.