E’ quasi un terremoto quello prospettato dagli ultimi sondaggi elettorali Demos di Diamanti, normalmente su base mensili.
Quella che a settembre era sembrata una ripresa del PD si è bruscamente fermata e anzi il partito di Renzi è sceso dell’1,3%, a un nuovo minimo, il 31,8%, un livello in fondo vicino a quelli toccati dal vecchio PD di Bersani.
E’ il M5S che al contrario beneficia di questo calo salendo al 27,2%, una percentuale mai toccata prima dal movimento d Grillo. Ora la differenza tra i due partiti è solo del 4,6%, se pensiamo che circa un anno fa era di più del 20%, il cambiamento è netto.
Un cambiamento rilevante vi è anche nel centrodestra, dove la Lega Nord perde il primato della coalizione scendendo al 12,5%, l’1,4% in meno di un mese fa, in linea con un trend di discesa già percepito da altri istituti, anche se non in modo così netto.
A guadagnarci è Forza Italia che sale del 1,8% al 13,2%.
Tutto il centrodestra supera il 30% ora, grazie all’ottimo risultato di Fratelli d’Italia che guadagna un punto e va al 4,5%, superando anche SEL e gli altri partiti di sinistra che calano a un nuovo minimo, il 4,2%
Completa il quadro Area Popolare (NCD-UDC) che riagguanta la soglia del 3%, superandola di poco e segnando un 3,1%
Demos nei suoi sondaggi elettorali ha anche esaminato gli eventuali ballottaggi che secondo l’Italicum scaturirebbero per il secondo turno delle elezioni, e i risultati sono interessanti perchè quanto mai vicini.
La distanza tra PD e M5S diminuisce dal 6,8% al 5,4% e oggi il PD vincerebbe con un 52,7% contro il 47,3%, ma sarebbe un ballottaggio ancora più combattuto tra PD e una lista di centrodestra con Forza Italia e Lega (e presumibilmente Fratelli d’Italia), con solo un 3,4% di distanza, contro il precedente 7,8%.
Oggi il PD vincerebbe solo 51,7% a 48,3%, praticamente si tratta di parità considerando le forbici di tolleranza di questo tipo di sondaggi
Sondaggi elettorali Demos: la fiducia nel governo e in Renzi però sale
In controtendenza con i dati del partito la fiducia nel governo e in Matteo Renzi per Demos sembra salire.
Secondo i suoi sondaggi elettorali il governo gode della fiducia del 42% degli italiani, un 3% in più rispetto al minimo di giugno.
Certo, sono lontanissimi i livelli di un anno prima, subito dopo le elezioni europee, in cui raggiunse addirittura il 69%. Era una luna di miele irripetibile
Il premier poi sale di ben 3 punti da giungo e arriva al 44%, e si conferma come il leader più amato, seguito da Giorgia Meloni che balza dal 30% al 36%, superando nettamente Salvini in calo dal 37% al 33%.
Grillo stabile al 31% viene raggiunto da Di Maio mentre continuano a declinare Ladini, Berlusconi, Alfano, tutti sotto il 30%.
Solo l’8% per Verdini