Pena di morte: 6 americani su 10 sono a favore del ricorso all’esecuzione capitale nel caso di condanna per omicidio, secondo l’ultima rilevazione dell’autorevole centro studi Gallup. Dunque, se la maggioranza dei cittadini statunitensi che sostiene l’uso della pena di morte rimane “solida” (il dato è praticamente uguale a quello del 2014), nello stesso tempo, si continua a registrare un lento ma inesorabile calo dei consensi in proposito. Nel 1994, addirittura, 8 americani su 10 erano a favore della pena di morte. Oggi, sempre stando ai dati diffusi da Gallup, il 37% dei cittadini americani si oppone alla pena capitale – il dato più alto degli ultimi anni – mentre solo il 2% dichiara di non avere un’opinione al riguardo.
Pena di morte: “bianchi” a favore, “neri” contro
Oltre a essere una questione controversa politicamente parlando (49% dei Democratici a favore, 82% i Repubblicani), la “pena di morte” è tradizionalmente un argomento di forte incidenza “razziale”.
Il 68% della popolazione “bianca” si dichiara a favore delle esecuzioni capitali (il 29% è contrario), mentre soltanto il 39% dei “neri” è dello stesso avviso (contrario il 55%). Da Gallup fanno notare che questa forte opposizione alla pena di morte non può non essere correlata al fatto che il 42% dei detenuti nel “braccio della morte” è “nero”, anche se solo il 13% della popolazione Usa è formato da afroamericani.
Inoltre, secondo il 53% degli americani la pena di morte è applicata “giustamente”, il 41%, invece, ritiene che la misura sia applicata “ingiustamente”. Solo il 40% dei cittadini statunitensi pensa che non si ricorra all’istituto abbastanza spesso, uguale la percentuale (27%) di chi pensa che vi si ricorra “troppo spesso” e “abbastanza spesso”. L’ultimo stato americano a vietare la pena di morte è stato il Nebraska: nel mese di maggio è diventato il settimo stato a voltare pagina a partire dal 2007, portando a quota 19 il numero degli stati americani in cui non è prevista l’esecuzione capitale.