22mila nuove sale scommesse, Governo smentisce la notizia: “licenze in scadenza messe a gara invece di venire prorogate”
22mila nuove sale scommesse: la notizia aveva fatto gridare allo scandalo. Dal post pubblicato sul blog di Beppe Grillo leggiamo: “Il Governo Renzi gioca di nuovo d’azzardo. Nella nuova legge di stabilità ha finanziato il taglio della Tasi incremendando il debito, tagliando oltre 3 miliardi alla sanità e rilasciando ben 22 mila nuove licenze per i concessionari di slot machine, vlt e punti scommesse. Avete letto bene sono in arrivo 22mila nuove licenze per il gioco d’azzardo. Da un aumento molto ridotto delle tasse alle concessionarie di gioco d’azzardo arriverà pochissimo ma vi sarà invece un boom di sale scommesse, con una gara per la concessione di 15mila agenzie e 7mila corner. Una follia totale”.
“Nessuna nuova licenza”
Da quanto si apprende da fonti del Governo la notizia non sarebbe corretta. Ecco cosa si apprende da fonti di Governo: “Nella legge di stabilità non è prevista nessuna nuova licenza per le slot machine, ma l’esatto contrario: le licenze in scadenza per una serie di giochi vengono messe a gara, invece di venire semplicemente prorogate, permettendo un incasso per lo Stato di 500 milioni di euro”.
Consumatori ed esperti criticano la misura
Le associazioni dei consumatori Fedeconsumatori ed Adusbef giudicano “inammissibile l’intento di fare cassa e recuperare risorse facendo leva sulla disperazione dei cittadini: i bandi per le nuove sale da gioco sono un vero e proprio insulto alle difficoltà delle famiglie”. Il prof. Maurizio Fiasco, sociologo super esperto di azzardo e consulente della Consulta delle fondazioni antiusura, dalle colonne di Avvenire ha ferocemente criticato la misura: “È un’ulteriore colonizzazione del territorio. E poi si sceglie di non aumentare la tassazione sulle scommesse per evitare che la gente non vada a giocare. Insomma è un nuovo incentivo al dramma dell’azzardo”.