#BoycottStarWarsVII, la campagna razzista che vuole boicottare il nuovo film di Star Wars
Non sono mancate le polemiche nel giorno dell’uscita del trailer dell’ultimo Star Wars “Il risveglio della forza”. Come riporta Slate, domenica scorsa sui social è nato il movimento #BoycottStarWarsVII. Il motivo della protesta? Molti utenti si lamentano per i nuovi personaggi della saga. Tra questi John Boyega, lo Stormtrooper redento. La sua colpa? Essere nero come la sua collega nel film Lupita Nyong’o.
I commenti apparsi sui social sono per lo più deliranti. Cose del tipo: “Non puoi rivolgerti al 13% della popolazione americana, ignorando la demografia principale”, “Star Wars intende distruggere la razza bianca perché il regista JJ Abrams è ebreo”, “Abrams rovina tutto ciò che tocca, tipico comportamento da ebreo”, “Tutti sanno che i i migliori giorni della saga sono andati”.
Star Wars, la risposta della rete
Una campagna razzista in piena regola che contrasta con i principi della saga. Uno dei perni della “Alleanza Ribelle” è quella di accettare le diversità. Al coro razzista ha però risposto indignata la blogosfera che si è stretta intorno agli attori del cast. Dal canto suo Boyega ha già risposto ai detrattori con un serafico cinguettio: “Fatevene una ragione”.
#BoycottStarWarsVII because the Jews and marxists behind it are trying to genocide the White genome on the planet Earth. #NameTheJew
— fin_lander (@fin_lander) 19 Ottobre 2015