Russia, Siria: la visita a Mosca è stato il primo viaggio internazionale di Assad dopo l’escalation di violenza iniziata nel 2011. Bashar al Assad ieri sera è volato in direzione Cremlino per incontrare l’alleato Vladimir Putin. Il presidente siriano e quello russo hanno condotto un “esteso” colloquio sull’intervento di Mosca in territorio siriano, concretizzatosi dopo che una richiesta di sostegno era giunta da Damasco. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha detto che l’argomento principale affrontato dai due “naturalmente, è stato la lotta ai gruppi terroristici e l’avanzata delle forze armate siriane“, per poi precisare che “il Presidente Assad ha riferito direttamente lo stato attuale della situazione e i suoi progetti a lungo termine”.
Russia, Siria: “la scelta al popolo siriano”
All’incontro hanno partecipato anche Serghei Lavrov, ministro degli Esteri russo, e Serghei Shoigu, ministro della Difesa, che non hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Tuttavia, a quanto si legge in una nota del Cremlino, è chiaramente emersa la necessità di una “soluzione politica” successiva alle operazioni militari.
A tal proposito, Putin ha detto che “la Russia è amica della Siria non solo nella lotta al terrorismo, ma anche nel raggiungimento di una soluzione politica pacifica del conflitto siriano in cooperazione con le altre potenze mondiali e regionali”, anche se ha sottolineato che “l’ultima parola spetta comunque al popolo siriano”. Sulla stessa linea ha concordato Assad: “una volta che i terroristi saranno stati sconfitti servirà uno sforzo congiunto per ricostruire il paese economicamente e politicamente e per garantire la convivenza pacifica di tutti”.