Cosa hanno in comune il Colosseo dello scorso 18 settembre e la Reggia di Venaria del prossimo 21 novembre? E cosa hanno di diverso?
Dopo l’improvvisa serrata del Colosseo lo scorso settembre per assemblea sindacale, il premier Matteo Renzi ha affermato che “I musei stanno dentro i servizi pubblici essenziali” e che “L’assemblea si può fare con le regole del gioco che consentono tuttavia, a chiunque abbia fatto un volo di migliaia di chilometri, di non trovare in Italia la sorpresa”. Ecco, forse “sorpresa” è la parola magica: l’assemblea al Colosseo del 18 settembre fu comunicata l’11 e trasmessa all’amministrazione il 16, mentre la prossima chiusura di Venaria è ufficializzata con un mese di anticipo.
Colosseo no e Venaria sì: perchè?
Colosseo e Reggia hanno in comune di essere mete turistiche di alto valore architettonico; hanno come principale differenza che il primo attrae oltre 5 milioni di visitatori all’anno, la seconda poco meno di 1 milione. Per questo l’ente che la gestisce organizza normalmente eventi privati, mostre, pranzi e matrimoni, con chiusure totali o parziali secondo necessità (tutto consultabile sul sito www.lavenaria.it).
Hanno in comune una momentanea chiusura ai turisti; hanno come differenza che il Colosseo fu chiuso per un’assemblea sindacale, Venaria lo sarà per il primo Digital Day , un convegno voluto da Renzi che vedrà la partecipazione dei principali player del settore. Lo scopo è fare il punto ed illustrare prospettive su un tema indispensabile allo sviluppo nazionale su cui l’Italia è notoriamente in ritardo rispetto a molti altri Paesi, e la trasformazione digitale di imprese e PA è sempre più un obbligo per inseguire la ripresa economica.
Hanno in comune di essere musei, ed hanno come differenza che il Colosseo fu chiuso per qualche ora, mentre la Venaria lo sarà per l’intera giornata. Ed arriviamo così al fulcro della polemica.
Nonostante la pianificazione con un mese di anticipo, questa volta la reggia non subirà una chiusura anticipata come recentemente accaduto per gli eventi “cena in Bianco” e “Nuit Royale” ma sarà chiusa tutto il giorno per un evento sponsorizzato dagli stessi Matteo Renzi e Dario Franceschini che lanciarono strali contro le due ore di chiusura del simbolo di Roma.
Ci sarà uno sciopero?
I lavoratori della reggia stanno quindi decidendo se indire o meno uno sciopero per portare in evidenza quello che potrebbe apparire come il classico “due pesi e due misure”.
Certo sembrano esserci trattamenti diversi, ma sembrano anche più le differenze che le comunanze. Un museo come servizio pubblico essenziale è quello che è, ed un’assemblea sindacale non vale meno di un qualsiasi evento politico-economico, ma per il resto tutto cambia: l’ente che gestisce il sito e l’abitudine ad eventi privati, la grande differenza nella quantità del flusso turistico, la pianificazione con largo anticipo.
Vedremo se e come i lavoratori decideranno di agire.