Roma: è scontro a destra. Giorgia Meloni, leader di Fdi e possibile candidata al comune di Roma, non si esprime in modo positivo sull’ultima amministrazione di centrodestra.
Intervistata da Maria Latella per SkyTg24, la Meloni ha dichiarato: “Alemanno non ha fatto bene il sindaco e di questo se ne sono accorti pure i romani, altrimenti non sarebbe stato mandato a casa dopo il primo mandato. Per questo c’è una responsabilità politica che io riconosco a Gianni Alemanno, per non aver saputo rappresentare quella discontinuità che gli veniva chiesta rispetto a un sistema che non si è inventato Alemanno” – e ha aggiunto: “Per quanto riguarda le responsabilità penali di Alemanno servirà una sentenza di condanna passata in giudicato per dichiararlo definitivamente colpevole. Fino a quel momento speriamo e crediamo che lui possa dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
La replica di Alemmano “FdI parte dell’amministrazione”
A stretto giro è arrivata la risposta piccata di Alemanno, che ha replicato alla Meloni: “Voglio ricordare a Giorgia Meloni che fino all’ultimo giorno della mia amministrazione ne ha fatto parte con numerosi esponenti di Fratelli d’Italia: un assessore con deleghe molto importanti, il presidente di Ama, l’amministratore delegato di Risorse per Roma e, fino a qualche tempo prima, anche il presidente di Atac insieme a tanti altri.” – e ha aggiungo: “nell’elezione del 2013 la lista di Fdi col mio nome cubitale scritto nel simbolo era schierata nella mia coalizione ottenendo peraltro un buon risultato. Quindi se ho amministrato male, lei e il suo gruppo dirigente se ne sono accorti solo il giorno dopo oppure hanno preferito continuare a occupare poltrone importanti fino all’ultimo momento. Voglio precisare che si tratta di persone contro cui non viene mosso nessun addebito giudiziario, mentre io ed altri dovremo dimostrare la nostra innocenza nelle aule di tribunale. Ma dal punto di vista politico è sbagliato e ingiustificabile, e mi rivolgo anche a tutti gli altri che insieme a me hanno governato Roma, esibire verginità sparando contro tutta la nostra esperienza amministrativa di cui si è stata parte integrante”.
Alemanno non ci sta e difende l’operato della sua amministrazione, dividendo le responsabilità giudiziarie da quelle politiche: “Le responsabilità legali sono personali e su queste è giusto fare netti distinguo fino a quando i processi non saranno terminati, ma sul versante politico sarebbe molto più serio ricordare che molte cose buone sono state fatte durante i nostri cinque anni e che, se la discontinuità rispetto a un sistema di potere di sinistra non è stata sufficientemente netta, questo è dipeso anche dall’accerchiamento politico e mediatico a cui la nostra Giunta è stata sottoposta.” – conclude: “solo ricostruendo la verità sul passato con il giusto equilibrio si possono costruire nel futuro nuove esperienze di governo credibili agli occhi dei romani”.