Agenzia entrate al centro del dibattito politico dopo la presa di posizione della direttrice Rossella Orlandi che ha esternato il suo disappunto a seguito dell’annuncio del Governo di voler innalzare la soglia del contante da mille a tremila euro. Ne è seguita una discussione vivace con alcuni esponenti della maggioranza, come il sottosegretario all’economia Zanetti che ritiene incompatibile le critiche esternate dalla direttrice Orlandi con il suo ruolo e ne chiede di fatto le dimissioni.
Dopo le parole di Enrico Zanetti è stata diramata nella giornata di ieri una nota del Ministero delle Finanze con cui di fatto viene confermata la stima nei confronti del lavoro dell’Agenzia delle Entrate: “Nel contesto di immutata stima nel direttore Rossella Orlandi questo Ministero è impegnato nell’attività di rafforzamento organizzativo e operativo dell’Agenzia delle Entrate, anche grazie al contributo delle valutazioni chieste a Fmi e Ocse in merito a modelli efficaci nella realizzazione di un rapporto cooperativo tra contribuente e amministrazione fiscale secondo le migliori pratiche che emergono dalla comparazione internazionale”.
Zanetti: Renzi e Padoan condividono quello che sostengo io
“Non ritengo di essere stato smentito. E poi non mi risulta che su questa vicenda ci sia una voce chiara nè di Padoan nè di Renzi. Esiste solo una nota del ministero che fa il punto sulle varie attività fatte”. Lo afferma a Repubblica, il sottosegretario Enrico Zanetti, che ieri dalle pagine dello stesso quotidiano aveva chiesto le dimissioni del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. “Sconfessare sarebbe dire: Zanetti ha sbagliato. Ma nè Renzi nè Padoan lo hanno fatto”. “Il premier mi ha chiamato da Lima”. “Ho chiesto e ottenuto una verifica politica”, “per trovare la quadra e ricomporre le sfumature”. “Quello che sostengo i lo condividono tutti, anche Renzi e Padoan. Se la Orlandi si continua a lamentare, non è più compatibile. Non considero quell’inciso sull’immutata stima una difesa, proprio no”. “Se il ministro vuole le mie dimissioni lo deve dire. Finora non le ha chieste. Banale capire il perchè: condivide il mio pensiero sull’incompatibilità della Orlandi. Così Renzi”.
Visco: vogliono smontare Agenzia Entrate
“Certo che l’Agenzia delle Entrate rischia di morire. La vogliono smontare, mi sembra evidente. E sarebbe un suicidio, perchè quella è l’unica riforma della pubblica amministrazione che ha funzionato negli ultimi 15 anni”. Lo afferma l’ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, al Corriere della Sera. Sul fatto che il sottosegretario Zanetti chiede da giorni le dimissioni del direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi, Visco replica: “Sembra che il sottosegretario Zanetti abbia una certa autonomia di movimento” rispetto al premier Matteo Renzi, “è il segretario di un piccolo partito, cerca visibilità. E comunque, dietro queste piccole guerre personali c’è una questione molto più importante”, “le agenzie fiscali garantiscono le risorse a tutto il sistema pubblico. È per questo che vanno portate fuori dalla pubblica amministrazione e devono funzionare come un’azienda”. Visco difende Orlandi: “Applica le direttive del governo come fanno i funzionari dello Stato” e “lei è un ottimo funzionario”.