Consueto appuntamento con i sondaggi elettorali di Euromedia per Ballarò.
In studio si è parlato dei temi di maggiore attualità come l’Expo ormai alla fine, o la polemica tra la direttrice dell’Agenzia delle Entrate e il governo, o almeno con il sottosegretario Zanetti, presente alla trasmissione, ma non è mancato anche l’intervento di Eugenio Scalfari su Renzi.
Sondaggi elettorali Euromedia: il PD risale dello 0,4%
Prima tuttavia le intenzioni di voto: dopo una serie di cali il Pd prova a riconquistare alcuni decimi salendo di uno 0,3% al 31,4%, cercando di aumentare la distanza dal M5S, che rimane però molto vicino, al 27,2%, aumentando per l’ennesima volta i propri voti potenziali. Non è mai stato così forte dal 2013 ad oggi.
La Lega Nord interrompe il proprio calo e riprende uno 0,4% giungendo al 14,5%, stessi decimali li perde invece Forza Italia, che si porta al 11,7%.
Piuttosto stabile l’altro partito di centrodestra Fratelli d’Italia al 4,5%
In brusco calo invece NCD/UDC, colpito da altre defezioni, come quella di Giovanardi, che ormai è al 2%, un livello mai raggiunto prima.
Brutte notizie anche per la sinistra radicale, sia SEL che gli altri partiti di sinistra perdono decimi, in totale uno 0,4%, andando al 5,9%. Così come vi è uno scambio di consenso tra Lega Nord e Forza Italia così presumibilmente vi è tra questi partiti e il Movimento 5 Stelle
La fiducia verso Matteo Renzi, in studio aspramente criticato da Eugenio Scalfari, è in leggera risalita, dello 0,5%, ma rimane comunque decisamente bassa, vicino ai livelli toccati da Silvio Berlusconi durante i suoi governi, al 31%
Sondaggi elettorali Euromedia: di poco maggioranza chi pensa che Expo non sia servita all’immagine e all’economia italiana
Vi è anche spazio per una domanda sull’Expo che arriva al suo termine questa settimana, e non a caso è presente in studio Farinetti di Eataly a parlarne
E’ ridotta la differenza tra chi pensa che l’Expo abbia contribuito a rilanciare l’immagine e l’economia dell’Italia e chi pensa che non l’abbia fatto. In effetti i secondi sono di più, ma solo del 2,7%, 42,4% a 39,7%, mentre non pochi, il 17,9%, sono indecisi.