Tetto dei contanti, Alfano: perché italiani evasori a prescindere?
Tetto dei contanti aumentato da mille a tremila euro. Rispondendo alle proteste della direttrice dell’Agenzia delle Entrate e alle divisioni in seno all’esecutivo Alfano difende la misura proposta dal Governo con la legge di stabilità.
Il ministro si chiede: In Europa c’è una serie infinita di Paesi che non hanno limiti all’uso di contante o li hanno più alti di noi; non si capisce perché gli italiani debbano essere considerati evasori a prescindere”.
“Da più di due anni chiediamo l’innalzamento del tetto dei contanti. Il punto fondamentale – ha spiegato Alfano – è che ogni cittadino deve spendere lecitamente quello che guadagna, dopo di che il sistema di controlli ha tutti i mezzi per vedere se sei evasore o no. Se si vuole favorire la moneta elettronica bisogna eliminare le tasse e le commissioni sulle carte di credito, agendo secondo i principi dello Stato liberale che propone incentivi e non divieti”. “Abbiamo introdotto l’autoriciclaggio, abbiamo un sistema punitivo molto severo ed ora ci si appende all’uso del contante. Occorre lasciare gli italiani liberi di consumare e spendere. Vogliamo mettere in cammino il Paese o no?”.
Alfano ai fuoriusciti da NCD: ognuno faccia la sua strada
Il commento del ministro in risposta all’abbandono di alcuni esponenti di NCD, Quagliariello e Giovanardi tra gli ultimi, e di chi contesta la linea pro-Renzi del partito di Alfano: “Ciascuno faccia la sua strada, noi stiamo centrando gli obiettivi che ci siamo dati, il Paese è tornato con il segno più, stiamo facendo le riforme costituzionali, abbiamo un percorso davanti a noi e vogliamo completarlo”.