Gianroberto Casaleggio sembra avere le idee chiare ultimamente, soprattutto su Roma. Idee chiare e progetti chiari da definire in un momento in cui i sondaggi sembrano andare molto bene per il MoVimento 5 Stelle: se l’obiettivo è anche il Campidoglio romano, come la conquista di altri grandi comuni, questo è il tempo di agire. E allora ridefinisce le “regole”. D’altronde quella “è una partita che non si può perdere”.
Presentatosi a sorpresa alla Camera dei deputati, il cofondatore del M5s si è riunito con il direttorio e alcune parlamentari romane, come Roberta Lombardi e Paola Taverna, per discutere il modo in reclutare persone adatte a questa “conquista”: la sua intenzione è quella di lasciare largo spazio ad attivisti, esponenti di movimenti civici, associazioni ambientaliste e comitati di quartiere. Questa la via per cercare di comporre una squadra capace di sfidare le coalizioni, già in parte radicate, degli altri partiti.
Una terza via in stile “quirinarie”
La squadra da proporre in vista del voto nella capitale sarà quindi composta, secondo quanto disposto da Casaleggio, in primo luogo da membri esterni al parlamento. I vari Di Battista, Lombardi, Taverna, devono terminare il loro mandato, e per quanto riguarda i consiglieri romani del moVimento – come ad esempio il capogruppo in consiglio Marcello De Vito – essi non hanno convinto il cofondatore: “Ho visto in tv i consiglieri comunali di Roma e non penso che siano adeguati per questa sfida. Dobbiamo trovare un altro candidato sindaco per la Capitale”.
Per la scelta dei candidati, naturalmente persone non provenienti da altri partiti e con la fedina penale rigorosamente pulita, si ricorrerà – in pieno stile 5 stelle – alla consultazione della rete. Gli elettori del moVimento potranno scegliere la personalità preferita come candidato sindaco di Roma sul portale di Beppe Grillo, così come fu fatto per la scelta del presidente della Repubblica. A chi già pensa ad una lista in cui verranno inseriti artisti ed intellettuali invece, il moVimento risponde che non ricorrerà “a quel tipo di figure”, anche se proprio ieri sul blog di Grillo compariva un video con l’intervento dell’archeologo Salvatore Settis. Comunque la vera novità, per il momento, sta nell’apertura ai candidati civici. In più, pare che il guru Casaleggio abbia proposto un training di preparazione per gli attuali consiglieri finalizzato a migliorare le loro apparizioni televisive.
Casaleggio, inoltre, nel suo passaggio alla Camera, ha anche riparlato di Italicum: “Va cambiato, e le modifiche devono essere coerenti con le osservazioni fatte dalla Consulta”. E con quel “va cambiato” intende che vedrebbe bene l’abolizione del premio di maggioranza e delle candidature plurime, mentre vorrebbe un pieno reinserimento delle preferenze.
La smentita del M5S
La smentita del M5S arriva subito: “A Roma, così come in tutti gli altri comuni dove si andrà al voto nella primavera del 2016, la formazione della lista e la scelta del candidato sindaco saranno fatte dagli iscritti e dagli attivisti come è avvenuto finora. Il M5S è un movimento di popolo che vuole far partecipare i cittadini alla cosa pubblica a partire dal basso. Non ci saranno quindi nomi “noti” esterni al M5S della cosiddetta “società civile” proposti per la carica di sindaco o nelle liste, né deroghe alle regole finora applicate”.