Cantone pronto a dimettersi dall’Anm
Le critiche ricevute dall’Anm non gli sono piaciute e così Raffaele Cantone sta pensando seriamente di lasciare l’associazione delle toghe rosse. “Sono rimasto perplesso dalle critiche arrivate dall’Anm, come un pugile che ha avuto un pugno e non si è ripreso. Ho subito pensato di fare un gesto eclatante, poi ho deciso di prendere tempo perchè l’Anm è la mia casa, mi ci sono iscritto il secondo giorno che sono entrato in magistratura. Ora Però sto riflettendo e potrei decidere di andarmene” ha detto il presidente dell’Anticorruzione a Radio 24 in merito alle accuse del segretario dell’associazione Maurizio Carbone di essere troppo vicino alla politica.
Cantone, a volte etichettato come funzionario renziano, ha messo subito in chiaro la sua indipendenza: “Come presidente dell’Anac, ho, sul piano personale, una autonomia e una indipendenza che non ho mai avuto”. Quanto al merito della sua accusa, ha concluso Cantone, “Sabelli ha usato un argomento formale, direi avvocatesco”.
Cantone, la risposta di Sabelli
A stretto giro di posta è arrivata anche la replica del presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli: “Cantone deciderà liberamente se
andare via o se restare nell’Anm ma spero che in questa valutazione egli rifletta sul valore dell’ANM e sull’azione che da sempre noi portiamo avanti a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e a difesa della legalità”.