Il supercompenso dell’ex ministro greco Yanis Varoufakis (24 mila euro per mezz’ora di intervista a Che tempo che fa) non è piaciuto ai vertici Rai. “I vertici della Rai hanno emanato oggi una direttiva che ha rafforzato e reso più stringente il divieto per l’azienda di erogare compensi a politici che partecipano a trasmissioni televisive e radiofoniche. Il divieto – informa l’azienda – è stato infatti esteso anche a tutte le società che producono per Rai”.
Varoufakis, interviene il Codacons
Sulla vicenda, il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti. L’associazione entra così a gamba tesa non solo sui compensi elargiti dalla Rai agli ospiti delle trasmissioni, ma anche “sulla odiosa prassi della rete di Stato di affidare a società esterne format che potrebbe realizzare in casa propria”.
“Chiediamo – si legge in una nota comunicato diffuso dal Codacons – alla Corte dei Conti di aprire una indagine per verificare quanto sia costata complessivamente l’ospitata di Varoufakis in Rai, tra cachet e servizi concessi dalla rete, e chi abbia effettivamente versato il denaro – spiega l’associazione -. Una volta tirate le somme, la Corte deve accertare se la spesa è stata congrua o se, al contrario, ha rappresentato una forma di spreco di risorse pubbliche. Ricordiamo inoltre che trasmissioni basate su semplici interviste come Che tempo che fa sono produzioni affidate a società esterne”, in questo caso la Endemol, “nonostante la Rai abbia tutti i mezzi e le risorse per realizzare in piena autonomia non solo programmi complessi, ma anche trasmissioni di una semplicità disarmante come quella condotta da Fabio Fazio“.