Il caso Varoufakis continua a far discutere. In molti, giornali e politici, si sono levati contro il super compenso elargito all’ex ministro delle Finanze greco. Ma c’è una voce fuori dal coro. E’ quella di Carlo Freccero. “La retorica della casta e dello spreco è una retorica ottusa. Bisognerebbe cancellare questi termini dal vocabolario e reintrodurre la parola investimenti” afferma il consigliere Rai in un’intervista a Repubblica.
Freccero: “Varoufakis non è un politico, è una rockstar”
Freccero difende la scelta della trasmissione Che tempo che fa di pagare l’ex ministro dell’Economia greco Yanis Varoufakis. “Attualmente la Rai non si sostiene col canone, ma con la pubblicità”, spiega. “Ci sono programmi che con i loro introiti pagano tutti gli altri. Quello di Fazio è uno di questi, per questo i suoi costi non possono essere considerati uscite o sprechi, ma investimenti. Nel mondo reale si investe per guadagnare. È nel campo della finanza che si pensa solo a tagliare i costi. In Rai ho sempre professato un modello misto di profitto e cultura. Varoufakis non è un politico, è una rockstar, ed è molto più nello spirito del tempo di Brunetta o Gasparri”.
Le produzioni esterne esistono “per aggirare il partito Rai e la censura. La produzione Endemol per Fazio è stata un’idea geniale di Marco Bassetti: Fazio era in difficoltà perchè considerato di sinistra e Bassetti ebbe l’idea: gli disse ti produco io, ti copro sul piano politico, e tu puoi fare il programmà. La “Bbc non ha pagato Varoufakis? “Perchè ha un brand forte”, aggiunge Freccero. “La televisione è matematica. Se Rai avesse il brand della Bbc, sarebbe venuto gratis anche da noi”.