E’ un sondaggio piuttosto eclettico quello che ci propone Ixè per Agorà venerdì. Spazia dall’Expo al caso Marino alla ripresa economica, oltre alle intenzioni di voto. Emerge una sfiducia verso la politica e anche verso la gestione dell’economia da parte dei politici stessi
Sondaggi politici: caso Marino e scandali, vige la rassegnazione
La vicenda Marino ha avuto un epilogo con le dimissioni dei 26 consiglieri necessari a far decadere la giunta. Ma gli strascichi saranno lunghi. In ogni caso secondo gli italiani l’ex sindaco di Roma aveva fatto male a ritirare le dimissioni, è il 57% a pensarla in questo modo, contro un 23% che riteneva che Roma avesse bisogno di lui. Il 20%, non poco, era indeciso.
Una rassegnazione sulla corruzione emerge invece da un’altra domanda che chiede se i politici sono come gli italiani medi, peggio o meglio. Ebbene, il 45% pensa che la classe politica rispecchia gli italiani, e viceversa, solo il 21% pensa che l’italiano medio sia meglio dei politici, mentre un 17% addirittura ritiene che sia peggio.
Sondaggi politici: promosso Expo, ma non c’è fiducia nella ripresa
Expo, che si chiude oggi, è stato un successo, è vero, e infatti il voto medio dato dagli italiani è alto, 7,6, decisamente superiore a quello normalmente dato ai politici.
Tuttavia più in generale sulla situazione economica vi è ancora molta sfiducia. Evidentemente non bastano gli ottimismi di governo e istituzioni economiche, da ultimo quello relativo alla diminuzione della disoccupazione, anche perchè il dato principale è invece che diminuiscono gli occupati, un segnale molto grave.
E anche gli italiani sono sempre preoccupati: il 61% non vede segni di ripresa economica, certo, in discesa rispetto a due settimane fa e a inizio mese, ma coloro che ne vedono rimangono minoranza, il 36%.
La strada per la ripresa appare quindi veramente molto lunga alla maggior parte degli italiani.
Sondaggi politici: in discesa sia il M5S che il PD
Infine le intenzioni di voto, che vedono i due principali partiti, PD e M5S, entrambi in calo, dello 0,4% e dello 0,1% rispettivamente.
Il PD con il 34% è ora il 7,6% avanti rispetto al movimento di Grillo, mentre salgono, anche se di poco, tutte le forze di centrodestra, con Forza Italia che rimane sotto il 10%, mentre la Lega Nord raggiunge il 14,8% e Fratelli d’Italia il 3,1%. Per un totale del 28,5%, a rischio superamento da parte del M5S
In calo, ma su livelli superiori a quelli dati da altri istituti NCD-UDC, con il 3,5%.
Bene SEL al 4,1%.
– PD 34,0% (-0,4).
– M5S 26,4% (-0,1).
– LEGA NORD 14,8% (+0,1).
– FI 9,6% (+0,1).
– SEL 4,1% (+0,2).
– NCD-UDC 3,5% (-0,4).
– FDI-AN 3,1% (+0,3).
– PRC 0,9% (-0,1).
– IDV 0,6% (-0,2).
– VERDI 0,4% (+0,1).
– SC 0,2% ( = )