Parma, l’Europa League è a rischio!
Un rigore sbagliato all’ultimo minuto da Cerci e le sue lacrime contrapposte alla festa per la qualificazione in Europa League del Parma al Tardini sono le immagini con cui si è chiusa la Serie A 2013/2014. Il Parma dunque ha centrato una qualificazione meritatissima dopo una stagione praticamente perfetta, ma da qualche giorno a questa parte i tifosi gialloblù hanno iniziato a preoccuparsi seriamente: il Parma non ha ottenuto la licenza UEFA e la qualificazione ottenuta sul campo nella magica notte di domenica scorsa potrebbe risultare inutile.
Proprio oggi la Commissione di secondo grado ha respinto il ricorso della società emiliana per la mancata concessione della licenza, e tutto ciò sarebbe a causa di un mancato pagamento di una ritenuta Irpef (circa 300mila euro). Ha provato a far chiarezza sul caso l’amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi: “Sono stato in audizione dalla Seconda Commissione delle licenze Uefa della Figc. Ho parlato e ho spiegato tutto il necessario, mettendomi a completa disposizione. Dopo pochi minuti, però, avevo già capito che la Seconda commissione non avrebbe contraddetto la Prima. Secondo loro, noi avremmo sbagliato perché abbiamo 10 calciatori tesserati in un’altra società con un incentivo all’esodo”.
“Per il bene dei ragazzi stessi – continua l’a.d. gialloblù – abbiamo mandato periodicamente degli anticipi finanziari sui quali, secondo la Commissione, avremmo dovuto pagare l’Irpef. Come assicurato più volte anche dai nostri fiscalisti, invece, questa dovrà essere pagata il 30 giugno 2014 alla scadenza del conguaglio definitivo. Il paradosso? Se non avessimo pagato, non ci sarebbero stati problemi.” Nessuna truffa, nessun pagamento in nero, il Parma potrebbe essere escluso dall’Europa League solo perché ha anticipato parte del dovuto ai propri tesserati. La società emiliana è comunque fiduciosa di ottenere la licenza e, nel caso in cui dovesse accedere l’impensabile, il club non avrebbe problemi a ricorrere alla giustizia ordinaria. E intanto a Torino si guarda alla vicenda con un certo interesse, perché la società granata prenderebbe il posto del Parma in Europa qualora la licenza non dovesse arrivare. E le lacrime di Cerci potrebbero trasformarsi in un sorriso..