Sondaggi Roma, il candidato M5S in testa al 29% per Piepoli
Ormai è il fronte più caldo della politica. Dopo le dimissioni dei consiglieri, quasi tutti del PD, che hanno provocato lo scioglimento del consiglio comunale, seguite a loro volta al ritiro delle dimissioni di Ignazio Marino, solo le elezioni attendono il panorama politico romano.
Sondaggi Roma: dietro il candidato M5S è parità al 20% tra centrodestra e centrosinistra
E tuttavia i vecchi schieramenti che vedevano contrapposti un centrosinistra guidato dal PD a un centrodestra basato soprattutto sulla destra sociale sono saltati. Il Movimento 5 Stelle appare in testa in questa fase di disaffezione della politica, un po’ per tutti gli istituti, e anche per l’ultimo di Piepoli per Aska News, che vede un ipotetico candidato del M5S, se non Di Battista un altro che sarà deciso negli ultimi mesi, in testa con il 29%, seguito da quello del PD e del centrosinistra, al 20%, come quello del centrodestra, che quindi si contenderebbero il ballottaggio con il grillino.
Ignazio Marino e una sua lista civica sarebbe al 17%, il dato più alto fin qui raggiunto dall’ex sindaco, mentre un quarto altro candidato (Alfio Marchini?)
Sondaggi Roma: gli ex elettori di Marino darebbero il 31% all’ex sindaco
E coloro che il 2013 avevano votato e fatto vincere Ignazio Marino?
Secondo Piepoli darebbero il 33% a un candidato PD e il 31%, quindi quasi uguale, di nuovo a Marino, votando lui e la sua lista civica.
Molto alto anche il risultato del M5s, il 22%, tra gli elettori di centrosinistra
In definitiva è preoccupante per il PD e i suoi alleati che ben due terzi degli elettori del 2013 non voglia confermare il proprio voto, soprattutto quelli collocati più a sinistra
Sondaggi Roma: per metà degli elettori di Marino del 2013 l’ex sindaco aveva fatto bene a ritirare le dimissioni
In effetti l’elettorato di centrosinistra appare spaccato. Se tra la totalità dei romani Ignazio Marino il 64% pensa che ha fatto male a ritirare le proprie dimissioni e “solo” il 34% ha apprezzato la scelta, tra coloro che nel 2013 avevano scelto proprio l’ex chirurgo ben il 49% ha ritenuto che abbia fatto bene.
Si tratta evidentemente della parte più a sinistra e più critica con le scelte di Orfini e del PD. Non tutti questi come abbiamo visto voterebbero poi Marino se si presentasse da solo, un 18% si rivolgerebbe ad altri, ma non per forza al candidato del PD, quanto a Marchini o a quello del M5S.