Giappone: dopo molta attesa, nei negozi nipponici è arrivata la versione perfezionata di “Pepper“, uno tra i primi robot umanoidi “in grado di leggere le emozioni” (almeno quelle più evidenti – come gioia e rabbia – tramite un sistema di riconoscimento delle espressioni) e programmato per essere un “compagno sociale” per gli esseri umani. Della grandezza di un bambino, realizzato dal gigante delle comunicazioni Softbank in collaborazione con l’azienda di automazione taiwanese Hon Hai Precision Industry, un esemplare di “Pepper” costa 198mila yen, circa 1200 euro, (è possibile anche affittarlo per 300 euro mensili). In tre anni, il costo del prodotto, considerando le tasse e l’assicurazione, arriva a quota un milione di yen.
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Giappone: il successo del robot che legge le emozioni
Il primo stock di mille esemplari di “Pepper” è stato messo sul mercato nel mese di giugno: si è esaurito nel giro di un minuto, riferiscono dal South China Morning Post. Stessa cosa è avvenuta per le 4 partite successive, tra cui l’ultima messa in vendita alle 10 di sabato mattina. Grazie all’ultimo aggiornamento, “Pepper” è in grado di memorizzare un certo numero di “risposte umane”, archiviandole su cloud. Curiosità: chi compra il robot sottoscrive un contratto che gli vieta di utilizzarlo per scopi “sessuali” o per compiere “atti indecenti”, pena la restituzione del prodotto alla casa costruttrice. Si è già verificato un caso di ritiro: un uomo aveva caricato sul touchscreen un immagine ritraente dei seni.