Candidati M5S Milano: ecco chi sono e come si vota

Chiusi i battenti dell’EXPO, a Milano prende il via la corsa per la successione a Giuliano Pisapia che ha deciso di fare un passo indietro e di non chiedere ai cittadini un secondo mandato. Sarà il Movimento 5 Stelle il protagonista del primo appuntamento in vista delle elezioni della prossima primavera.

Domenica 8 novembre gli iscritti al Movimento potranno scegliere da una lista di otto candidati chi li rappresenterà alle prossime elezioni. I nomi sono quelli di Gianluca Corrado, Livio Lo Verso, Antonio Laterza, Fulvio Martinoia, Patrizia Bedori, Matteo Cattaneo, Francesco Forcolini e Walter Monici. Si tratta di otto attivisti storici del M5S di Milano, selezionati dai vari meetup in cui è divisa la città. Liberi professionisti, un dipendente della PA, un pensionato, una disoccupata e nessun vip esterno al movimento, né Mattia Calise, attualmente consigliere comunale e candidato Sindaco nel 2011 quando aveva solo 20 anni.

Candidati M5S Milano: chi sono e le modalità di voto

Questa sera alle 20 i candidati saranno ad un evento organizzato nella sala consiliare della zona 3 per presentarsi ai cittadini, raccontare il motivo che li spinge a candidarsi e sottoporsi alle domande della platea. Domenica, invece, sarà la volta del voto. La novità assoluta per il Movimento sarà la possibilità di votare nei gazebo allestiti nelle piazze (tramite computer) e non in rete, come accaduto tradizionalmente.

Le elezioni di Milano assumono le sembianze di un vero e proprio banco di prova per il Movimento 5 Stelle e per le sue ambizioni di governare il Paese. Insieme alle ormai probabili elezioni amministrative di Roma quelle di Milano possono dare la misura della tenuta del Movimento e del suo status di credibile alternativa di governo, locale e nazionale.

Con il centro-sinistra che deve forse ancora metabolizzare la defezione di Pisapia e il centro-destra che sta probabilmente lavorando sul nome che cementi l’asse Lega-Forza Italia, i 5 Stelle giocano d’anticipo e puntano sul radicamento nel territorio dei loro attivisti.

Francesco Angelone