Politica in pillole di lunedì 2 novembre 2015. Le dichiarazioni più interessanti della politica italiana. Da Passera a Rutelli passando per Cicchitto.
“Capisco che adesso si cerchi di politicizzare la vicenda, che Marino voglia coagulare intorno a sè un fronte anti-Renzi, ma stiamo parlando di una città in cui fallivano gli appalti per comprare gli autobus, in cui la monnezza per essere trattata viene portata a 800 chilometri, dove la mancata manutenzione della metropolitana fa cadere un pezzo di soffitto al giorno, l’auditorium è stato sei mesi senza un direttore, cento case popolari sono rimaste vuote perchè il comune non ha fatto le graduatorie e al primo appalto del giubileo sono arrivati gli arresti” Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma.
“Non solo nel 2016 le pensioni italiane non aumenteranno, ma addirittura il governo chiederà indietro dei soldi dati ‘in più’ quest’anno. Maledetti. Cancellare la Legge Fornero, restituire diritti agli anziani e futuro ai giovani. Si può fare, basta volerlo. E basta mandare a casa Renzi… Io ci credo” Matteo Salvini. segretario Lega Nord.
“Renzi? Beh, è una disgrazia” Corrado Passera, leader Italia Unica.
“La legge di stabilità appare positiva negli impieghi, ma presenta alcune criticità nel reperimento delle risorse. Continuiamo a ritenere una priorità l’adozione di una vera spending review in grado non solo di ridurre la spesa pubblica ma, soprattutto, di favorire una maggiore qualità ed efficienza della stessa” Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria.
“Berlusconi è più uno statista o più un puttaniere? Statista sicuramente, ma anche un po’ puttaniere” Fabrizio Cicchitto, deputato Ncd.