Usa: non è più una “trovata” da campagna elettorale, le morti per overdose da eroina e abuso di antidolorifici (idrocodone, ossicodone, morfina e metadone) hanno guadagnato i riflettori del dibattito nazionale. La nuova “epidemia” fa più morti degli incidenti automobilistici e delle armi da fuoco, ha ricordato Obama durante la sua visita di fine ottobre in West Virginia, uno degli stati maggiormente colpiti dall’emergenza. In quell’occasione, il governo federale ha lanciato un “memorandum” per tutti gli operatori che possono prescrivere oppioidi: nei prossimi 2 anni, 540mila fornitori di servizi sanitari completeranno un programma di formazione. L’obiettivo è quello di limitare le “ricette” e, soprattutto, i sovradosaggi. L’amministrazione non poteva più ritardare la propria contromossa: 4 consumatori di eroina su 5 hanno alle spalle una storia di abuso di antidolorifici.
Usa: la nuova epidemia in 5 grafici
La diffusione incontrollata di antidolorifici è cominciata negli anni 90′: da una parte decine di milioni di americani ogni giorno sperimentavano il problema del “dolore debilitante”, dall’altra, si intensificarono le campagne di marketing delle aziende farmaceutiche produttrici di antidolorifici oppioidi (Vicodin, Percocet, OxyContin). Secondo un rapporto dell’Institute of Medicine risalente al 2011 circa 100 milioni di americani soffrono di “dolore cronico”; fino a poco tempo fa, anche da Washington si incoraggiava la prescrizione di antidolorifici su forte pressione delle lobby farmaceutiche. Attualmente vengono prescritti talmente tanti oppioidi che si potrebbe dare un flacone ad ogni americano adulto.
Campagne pubblicitarie fuorvianti (nel 2007. la Purdue Pharma, produttore dell’OxyContin, ha perso una causa da oltre 630 milioni di dollari) hanno sempre minimizzato le conseguenze dell’assunzione di antidolorifici. Tuttavia, i dati (2013) parlano chiaro: le morti per overdose da oppioidi sono il doppio di quelle per overdose da eroina.
Il problema non si risolverà soltanto alzando il prezzo degli antidolorifici visto che, nel frattempo, il prezzo dell’eroina si è drasticamente abbassato, rendendola più conveniente.
Un altro drammatico aspetto del problema si registra sul versante del trattamento della “tossicodipendenza“. Solo poco più del 10% delle persone che hanno un problema di “drug abuse disorder” è in cura: sicuramente pesa una forte “condanna sociale” ma anche la scarsità di strutture di recupero.