La cautela regna sovrana. Dopo una giornata di oscillazioni, Piazza Affari chiude in leggero rialzo rispetto alle altre borse europee che portano tutte il segno meno. Londra cede lo 0,62%, Parigi lo 0,39% e Francoforte lo 0,21%. Solo Milano cresce dello 0,3%. La sfiducia degli investitori riguarda un avvenimento imminente: le elezioni europee. Ieri Piazza Affari aveva subito un forte declino e tutto sommato il segno positivo di oggi è sicuramente una buona notizia. Lo spread, al contrario, sta risalendo e oggi ha toccato 190 punti base.
L’incertezza dei mercati, sottolineano gli analisti finanziari, è dovuta all’arrivo della consultazione europea. Le forze antisistema e quindi anti-Europa, destano molta preoccupazione all’interno dei palazzi finanziari. I sondaggi dei vari Grillo, Le Pen e Farage prevedono ottimi risultati. E da lunedì, i mercati ne potrebbero risentire. Si dice addirittura che queste siano le più decisive consultazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo di sempre. Per gli stessi timori, l’euro ha chiuso in ribasso sotto 1,37 dollari.
Nei giorni scorsi i dati sulla crescita del primo trimestre del 2014, non sono certo stati positivi. Almeno in Italia. Ridimensionate le stime di Saccomanni, del Def e quindi della coppia Renzi-Padoan, si è capito da subito che anche l’anno venturo sarà all’insegna dei “sacrifici lacrime e sangue”.
L’Ocse ha fotografato la situazione europea sul tema della crescita. Dato favorevole per Giappone, Germania e Gran Bretagna con quest’ultima che risale addirittura dell’1,3%. La Francia (insieme agli Usa) ha un andamento piatto mentre il Belpaese è il fanalino di coda con una contrazione dello 0,1% del Pil. Per quanto riguarda le materie prime, infine, il petrolio apre in calo a New York (-0,19% a 102,42 dollari al barile) seguito a ruota dall’oro (-0,37% a 1289 dollari l’oncia).