Massimo Giletti querelato dal Comune di Napoli
Il conduttore Massimo Giletti, domenica 1 novembre, nel corso della sua trasmissione L’Arena su Rai 1 aveva criticato la città di Napoli definendola: “indecorosa in alcuni punti e abbandonata. Se lei esce dalla stazione centrale trova solo immondizia in tutti i vicoli”. E ai microfoni de La Zanzara, pur precisando di “amare Napoli”, aveva ribadito la sua posizione: “lì c’è degrado”. Si legge nella nota: “Con la delibera -si affida all’Avvocatura di Palazzo San Giacomo il compito di presentare querela e di chiedere un risarcimento danni milionario da destinare al miglioramento dell’igiene urbana cittadina. Si è così voluto interpretare il sentimento di indignazione che, in Città, sui media e sui social network, si è diffuso da domenica sera dopo le denigratorie dichiarazioni del conduttore”.
Massimo Giletti, la lettera del sindaco di Napoli alla Maggioni
Poche ore dopo segue l’invio di una lettera spedita al Presidente della RAI Monica Maggioni. Il sindaco Luigi de Magistris nella nota al presidente della Rai, manifesta la propria indignazione “per come è stata condotta la trasmissione di Rai1 “L’Arena”, dove la città di Napoli è stata denigrata e ne sono stati evidenziati i soliti stereotipi infamanti”.
Scrive de Magistris al Presidente della Rai: “Naturalmente non contesto il diritto di raccontare la cronaca, né quello di critica – che è sempre stimolante ed insostituibile – e non nego le difficoltà che attraversano il nostro territorio, nel quale, come in altre città europee e mondiali, convivono lati oscuri e parti positive. Ma qui, più che altrove, si avverte una enorme volontà di riscatto sociale e civile. Penso alle innumerevoli esperienze che tantissimi portano avanti – con sacrifici immani – nel volontariato, nell’accoglienza dei migranti ma, anche nel settore culturale con assolute eccellenze che sono invidiate ed additate come esempi nobili da seguire. Il diritto di critica è sacrosanto, ma non deve essere immolato – come invece, domenica è avvenuto – sull’altare dell’audience, con un’assoluta mancanza – come si è verificato – di contraddittorio e con parole, pronunciate dal conduttore, diffamatorie e che connotano una mancata conoscenza della realtà ed una esclusiva volontà di colpire, in modo scientifico, Napoli ed i suoi cittadini. La conduzione della trasmissione è stata indecente, faziosa, anche perché, credo che chi “presenta” svolga un delicato ruolo di servizio pubblico e non dovrebbe mai abbandonare quello – correlato – di arbitro imparziale ed obiettivo, di garante, operando con equilibrio e con senso della misura. A nome della città di Napoli – che non si piange addosso, ma che si sente offesa – stigmatizzo fermamente quanto domenica pomeriggio si è consumato ai danni della nostra comunità, riservandomi ogni azione a tutela di Napoli, dei suoi abitanti e dell’Amministrazione che ho l’Onore di guidare”.