Primarie centrosinistra. Non c’è pace in casa Pd: a pochi mesi dalle elezioni amministrative, il partito del premier non sembra ancora aver trovato un accordo sui nomi e sul percorso di selezione dei candidati. Se a Roma ormai la situazione è nel caos, anche a Milano la situazione appare ancora incerta.
Primarie centrosinistra, Renzi: “Farle ma cambiare le regole”
Il primo ad essere convinto della necessità delle primarie è lo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi, che nell’ultimo libro di Bruno Vespa ha dichiarato: “Io sono figlio delle primarie. Si può decidere di farle – e allora non possono farsi finte – o di lasciare che il partito rivendichi la scelta dei candidati”. Il premier ha ribadito la necessità di usare sempre questo strumento: “per sindaci, presidenti di regione e segretario-candidato premier. Per le cariche apicali, insomma. Però, con regole chiare. Si ricorda Cofferati? Ha corso, ha perso, è scappato come quei bambini che non rispettano le regole e portano via il pallone. La prima regola è la lealtà: chi perde aiuta chi vince. Altrimenti si possono vincere le primarie, ma si perdono le secondarie”. Non mancano riferimenti alla minoranza PD: “mi sembra in ogni caso stravagante che la parte del Pd che le ha sempre esaltate metta in conto alla segreteria sconfitte (il comune di Venezia, la Liguria) dove pure le primarie si erano tenute. Felice Casson, per fare un solo esempio, era frutto delle primarie o no?”.
Primarie centrosinistra, il caso Milano
Per quanto riguarda il caso specifico del comune di Milano è lo stesso sindaco uscente, Giuliano Pisapia, ad essere convinto che il prossimo candidato sarà scelto consultando gli elettori. Al termine della cerimonia dell’alzabandiera al Duomo di Milano, Pisapia ha dichiarato: “l’ho già detto e lo ripeto: è stata fissata la data delle primarie, che si faranno. Vedremo chi saranno i candidati” – e ha aggiunto: “Noi come centrosinistra, largo e aperto – ha spiegato il sindaco – continuiamo a seguire il percorso che ci eravamo proposti. Sta andando tutto positivamente. E’ stata fissata la data dell’inizio di raccolta delle firme e vedremo chi saranno i candidati”. Pisapia si è anche espresso sulla possibile candidatura di Giuseppe Sala, commissario Expo: “sembra che stia prendendo una decisione, non so quale” e ha concluso: “Sala ha fatto il suo compito e l’ha fatto molto bene all’interno di Expo, che è stato un momento importante per la città e per l’intero Paese”.
Primarie Centrosinistra, Sala: “Non sto cercando una poltrona”
Sulla sua possibile partecipazione alle primarie di Milano, è intervenuto lo stesso Sala, in un’intervista con Giovanni Floris a Dimartedì: “Il Pd è il mio partito di riferimento”. Su una sua ipotetica candidatura, Sala è stato altrettanto chiaro: “io arrivo da cinque anni durissimi, non sono lì a scalpitare a 57 anni per ambizione, non sto cercando una poltrona” – e ha aggiunto: “se il Pd non ha al suo interno un politico da candidare vengono da me partendo però da questo presupposto: attenzione, non sto a cercare una poltrona. Io non chiedo che le forze politiche si adattino a quello che sono, non ho un carattere facilissimo tra l’altro, ma io non mi voglio snaturare. La gente sa cosa so fare e cosa no”. Sulla modalità di scelta dei candidati, si è espresso in maniera critica: “qui si parla di primarie e non di idee” – quindi “confrontiamoci prima su questo, e poi parleremo delle primarie, quando si chiarirà come vanno fatte”.