La rassicurazione del ministro della Difesa Pinotti: con l’Isis non stiamo perdendo
Il timore di perdere con l’Isis e la rassicurazione del ministro italiano della Difesa Roberta Pinotti: “Non credo che stiamo perdendo con l’Isis. Mentre prima abbiamo assistito ad una cavalcata dell’Isis, ora la sua presenza è circoscritta in aree specifiche”. Parla al Corriere della Sera Roberta Pinotti e afferma che “bombardare in Iraq non deve essere un tabù. Anzi, sarebbe ipocrita pensare che possiamo fare tutto senza arrivare a quel punto”.
Pinotti precisa anche: “i bombardamenti non devono nemmeno diventare il totem e non bisogna ritenere che siano la cosa più importante da fare. A Erbil abbiamo addestrato la metà del personale militare che ne aveva bisogno e ci stanno chiedendo di mandare altri uomini. Non diamo certo l’idea di una nazione che non c’è. È sempre importante, poi, che ci sia un sostegno alle operazione militari riconosciuto da un’ampia maggioranza parlamentare. Non c’è dubbio che tutti i passaggi vadano rispettati. La decisione non è presa, ma non è escluso che possa arrivare in futuro». Parlando dell’Isis, Pinotti dice, che “come Italia abbiamo anche un ruolo importante nell’analisi dei flussi finanziari, che a volte sono stati intercettati, e sui quali si sta agendo. È un lavoro che sta dando frutti. Certo, non abbiamo già vinto. Anzi, dobbiamo essere più forti, più determinati e più veloci”.
Isis, Roberta Pinotti e la situazione in Afghanistan
Parla anche della situazione in Afghanistan Roberta Pinotti: “se non continuiamo il nostro lavoro si rischia di creare un vuoto di sicurezza”. “Abbiamo 800 uomini perché la Spagna ha deciso di ritirarsi e non potevano non aumentare le nostre forze. La missione doveva finire nel 2015 per volontà statunitense, con molte perplessità dei militari italiani sul fatto di aver annunciato la decisione con anticipo. La recrudescenza dei combattimenti è stata così alta che alcuni dei plotoni che stiamo addestrando sono stati dimezzati”.