Si sapeva già, e del resto è collegato alla nostra arretratezza nel settore ICT, e più in generale al nostro basso livello di produttività, ma ora una ricerca ordinata dalla Commissione Europea lo conferma, siamo tra i Paesi in cui la banda larga non solo è meno diffusa, ma soprattutto in cui costa di più in Europa
Banda larga Europa: Italia ultima per connessioni internet
Prima di parlare di prezzi, però, ha molta importanza un punto: gli italiani sono tra quelli che usano meno internet.
Questo è un fatto. E lo studio della Van Dijk Management Consulting, cui la Commissione Europea ha affidato l’analisi, lo conferma con le sue evidenze. L’Italia è ultima per presenza di abbonamenti internet fissi nelle famiglie, addirittura più indietro di Paesi come la Bulgaria, la Romania, il Portogallo. Solo poco più del 50% delle case era connessa nel 2014
Se è vero che ormai la rete è diventata protagonista per l’informazione e la politica soprattutto grazie ai social network, il confronto con l’estero ci fa capire quanto in realtà non sia entrata nella vita quotidiana degli italiani, quanto il gap tra le generazioni persista, e soprattutto per il commercio online molti italiani ancora non si fidano, o lo fanno meno degli europei. E sono molti quelli che proprio ignorano la rete.
Non a caso Van Dijk ha stilato un indice, DESI, che raggruppa indicatori relativi alla penetrazione della rete, sulla disponibiità e l’affidabilità, o alle capacità informatiche dei cittadini, o alla diffusione appunto dell’ecommerce e delle transazioni online, nonchè l’adattamento della Pubblica Amministrazione, ed ebbene, l’Italia risulta tra i peggiori, subito dopo Bulgaria, Romania e Grecia.
Come si vede contano molto le differenza nella preparazone del capitale umano, e così sono Paesi scandinavi a risultare ai primi posti, con i Paesi Bassi, il Belgio, l’Inghilterra.
Causa o effetto di questo fenomeno, le velocità delle connessioni domestiche italiane risultano particolarmente basse, con la quasi totalità delle famiglie collegate a meno di 30 Mbps, mentre in altri Paesi la banda larga oltre i 30 o i 100 Mbps è ormai realtà per tanti, in Belgio per esempio, o addirittura nei Paesi Baltici e in Romania!
Banda larga Europa: gli italiani appassionati del mobile
Come già si era capito negli anni ’90 con il boom di acquisti di cellulari in Italia più e prima di quanto accaduto nel resto d’Europa e del mondo, gli italiani si confermano appassionati del mondo cellulari e smartphone anche per quel che riguarda la connettività.
Infatti in questo caso si pongono oltre metà classifica per penetrazione dell’abbonamento alla rete internet mobile, davanti anche a Francia, Germania, Paesi Bassi e Austria. Di fatto un 70% degli italiani usa internet su cellulare, anche se naturalmente qualcuno ha due connessioni, non solo una.
Anzi, l’Italia è addirittura seconda per tasso di famiglie che hanno solo un abbonamento mobile e non fisso, sono circa il 20%, mentre in altri Paesi d’Europa come la Germania questa è un’eccezione residuale.
Chiaramente un uso maggiore della rete su mobile implica delle differenze anche qualitative, non solo quantitative. E’ più probabile un utilizzo legato all’aspetto ludico e dei social network che uno magari professionale o per l’e-commerce o la finanza.
Il punto più importante però sono i prezzi
Banda larga Europa: in Italia si spende tanto, troppo
Il problema in Italia sembra essere il prezzo delle connessioni, in particolare di quelle più lente, che poi sono quelle utilizzate dalla stragrande maggioranza degli italiani.
Il prezzo delle velocità delle connessioni singole, da noi ancora scelte dal 30% delle famiglie, tra i 4 e i 12 Mbps arriva anche a costare il doppio in euro mensili PPP (Purchase Parity Power) che in Europa. Vi è un risparmio solo oltre i 100 Mbps, che però è ancora molto raro.
Differenze notevoli anche per i bundle con la telefonia fissa, la scelta privilegiata dai consumatori, dove comunque vi è un 10€ mensili di scarto.
Che sia legato anche alla poca diffusione, in confronto all’Europa, di internet nelle case?
I prezzi invece relativamente più bassi della connettività mobile farebbero in effetti pensare a questo: in Italia si spende molto poco rispetto a alla media UE, circa 18€ contro 30€, meno che in Germania, l’Est Europa in generale, la Spagna.
Ci aspetta un futuro sempre più legato alla navigazione su smartphone e tablet? Probabile se i prezzi delle connessioni fisse in effetti permangono come quelli mostrati di seguito: