Ormai spettatore della sfida a due fra Renzi e Grillo, Silvio Berlusconi, temendo un flop di Forza Italia alle imminenti europee, corre ai ripari. Le elezioni di domenica prossima rappresentano un banco di prova importante per il partito dell’ex Cavaliere sia sul fronte internazionale che su quello interno. Secondo indiscrezioni, sarebbero molti i colonnelli che si accingono ad abbandonare la “nave azzurra”. Altrettanti i fedelissimi pronti a mettere le mani su un partito alla deriva, con il leader limitato dall’affidamento ai servizi sociali nella struttura di Cesano Boscone e un movimento che ormai non tira più nei sondaggi.
È per questo che Berlusconi sta cercando di “salvare il salvabile”, conservando il controllo del partito. È di ieri, infatti, la nomina di Maria Rosaria Rossi, braccio destro del leader Fi, a tesoriere del partito. Nomina arrivata alla fine di un ufficio di presidenza convocato con una settimana di anticipo rispetto alla data prevista. La Rossi succede al dimissionario Sandro Bondi, che avrebbe sollecitato Berlusconi al cambio di poltrona. “Presidente, non voglio continuare a fare l’amministratore del partito. Ti chiedo di sollevarmi dall’incarico” avrebbe ripetutamente chiesto Bondi al leader Fi.
La fedelissima dell”ex Cavaliere, da sempre vicina al leader di Fi, indagata nell’ambito del Ruby Ter con altre 45 persone, per corruzione in atti giudiziari da parte della procura di Milano, avrà pieno potere di firma su conti e atti amministrativi del partito, oltre ad essere depositaria del simbolo e ad avere un pieno controllo sulla formazione delle liste elettorali. Un controllo totale delle finanze del partito, dunque, che Berlusconi eserciterà attraverso una delle sue senatrici di fiducia e che mette al riparo il tesoro di Forza Italia dagli attacchi che “falchi e colombe” sono pronti a sferrare nel caso di quella che si prospetta come una débacle senza precedenti per il partito dell’ex premier di Arcore.
Qualunque sarà l’esito delle urne, da lunedì Berlusconi dovrà fare i conti con una leadership dimezzata. Con una rivolta interna già in corso, capeggiata dall’ex ministro Raffaele Fitto, il capo di Forza Italia sarà costretto a scendere a patti con le diverse anime del partito per evitare il tracollo del carrozzone azzurro. E, stavolta, la conta interna non sembra volgere a suo favore. È per questo che la nomina della Rossi ha suscitato nelle ultime ore non pochi malumori. Il colpo di coda di Berlusconi non è stato gradito. All’orizzonte una scissione che sembra farsi di giorno in giorno più vicina. Il tramonto di un partito, non solo del suo leader.
Carmela Adinolfi