“Le riforme istituzionali avranno conseguenze dirette e forti sull’economia. Modificano radicalmente l’immagine dell’Italia di fronte agli investitori esteri e, credo, anche di quelli italiani”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse. “Noi, e io personalmente, abbiamo lavorato con Berlusconi, con Monti, con Letta, sono dieci anni che collaboriamo. Tutte le volte ci siamo ripetuti: bisogna per prima cosa ridare credibilità all’Italia, renderla un partner solido, affidabile, efficiente. Mi ricordo le riunioni interminabili con il nostro capo economista Padoan, che ora è vostro ministro, e i vostri governanti. Ma non se veniva a capo. Ora invece ce l’avete fatta” sottolinea.
Gurria (Ocse): la politica per l’economia è tutto
“La riforma del Senato e la legge elettorale creano le condizioni per impiantarvi sopra una ripresa solida, quale era impossibile con un sistema politico incartato e farraginoso dove far passare una legge era un’impresa immane”. “Per il Jobs act ci è voluto un anno, per le prossime ho fondati motivi per sperare che basterà molto meno. E il governo mi sembra adeguatamente motivato per disboscare l’intrico dei decreti attuativi. La politica per l’economia è tutto. Se è ‘frenante’ non c’è effetto-mercato o boom delle piccole industrie che tenga. Se è essa stessa un vettore di rinnovamento e di energia, la fiducia si diffonde e si allarga”.