Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, è stato intervistato dal Corriere della Sera il giorno seguente la manifestazione di domenica 8 novembre a Bologna in cui il centrodestra sembra essersi riunito con un unico e primario obiettivo: mandare a casa il governo di Matteo Renzi.
Salvini comunque non si sente il “capo” di questa nuova e rinata coalizione opposta al Pd e, infatti, a domanda in merito del giornalista risponde: “Ma secondo lei, io vado in giro a dire che farò il capo del centrodestra?”, poi aggiunge ironizzando “Devo essermi perso la convocazione delle elezioni politiche. Senza quelle, soltanto dei pazzi potrebbero mettersi a discutere su chi farà il capo. Poi, certo: se lei mi chiede se domattina sarei pronto a sfidare Renzi, la mia risposta è sì “.
“Oggi il messaggio che passa meglio è quello della Lega, credo che questo sia un fatto – continua – ma ciò non vuol dire che comandiamo noi. Anzi, ho detto ai miei che la piazza piena può dare qualche miraggio, ma non è il momento di sedersi”. Salvini dipinge quindi il nuovo centrodestra – non certo quello di Alfano – come un cantiere in costruzione, ed è felice che sia giunto il sostegno di altre forze politiche: “Volevo dire che stiamo costruendo un nuovo inizio. Ma è un inizio, poi bisogna proseguire. Il messaggio è unirsi per il fare. L’importante è che in tanti sono tornati a credere nella possibilità di un’alternativa a Renzi”.
Ma l’appoggio più gradito a Salvini, tornato dopo vecchie e ripetute spaccature, è quello di Silvio Berlusconi. Lo conferma nell’intervista: “Ho apprezzato il fatto che sull’Unione europea abbia parlato una lingua più vicina alla nostra. Per quanto mi riguarda, posso anche dire che non mi interessa in quale gruppo stia Forza Italia in Europa. Credo che ci possa essere l’obiettivo comune di rivedere questa Europa, trattato per trattato.”
E invece riguardo la Meloni e l’ipotesi di una sua candidatura a Roma per il centrodestra? Salvini sembra intenzionato a sostenerla ma aggiunge anche “Vogliamo sapere le proposte. Certo, Giorgia Meloni conosce e ama la sua città più di tanti altri”.
Centrodestra, Meloni: “Salvini leader? La scelta spetta ai cittadini”
Giorgia Meloni, intervistata dal quotidiano Il Tempo, ha anch’essa commentato la manifestazione di domenica scorsa e le future sorti del centrodestra: “Io non lo chiamo centrodestra, bensì un fronte anti-Renzi che sceglie di ripartire dalla piazza piuttosto che adattarsi a una politica che si chiuse sempre più nelle stanze del Palazzo”, sostiene la leader di Fratelli D’Italia.
Riguardo i punti in comune con la Lega e Forza Italia la Meloni è ottimista, sostiene infatti che “Il fronte comune sulla legge di Stabilità è già un fatto. I nostri capigruppo si sono visti per istituire una cabina di regia. Non è stato difficile, perché sui temi economici tra noi c’era già una certa convergenza”. Le divergenze invece riguardano “il rapporto con l’Europa, le questioni etiche e la salvaguardia della famiglia”.
La Meloni non si sbilancia invece riguardo l’idea di un Salvini-leader della rinata coalizione: “I leader non li scelgono i commentatori né i segretari di partito. La scelta spetta ai cittadini. Oggi un leader del centrodestra non c’è. Salvini è il capo del principale partito, ma guidare il centrodestra è altra cosa”.
Ma è ottimista sulla crescita del suo partito, ritenendo che sarà quello a maggiore crescita di consensi, e glielo fa pensare “Il fatto che al suo interno ci sia una sensibilità molto plurale che può rappresentare un campo più ampio di elettori rispetto ad altre forze come la Lega. Penso a chi finora ci ha guardato con simpatia ma non ci ha votato pensando fossimo destinati a scomparire. Oggi che ci siamo affermati e abbiamo dimostrato di poter rappresentare una destra diffusa capace di essere però anche destra di governo, i margini di crescita sono enormi“.
E la candidatura a sindaco di Roma? “Daje co ’sta candidatura… – risponde di getto – Ripeto: la vera sfida è mettersi attorno a un tavolo e parlare di che progetto abbiamo per questa città e per le altre al voto. Quando si sarà stabilito questo e lo si sarà fatto per tutte le amministrazioni da rinnovare, allora potremo decidere chi saranno i portabandiera”, e aggiunge “Altrimenti si rischia di ripetere l’errore fatto dalla sinistra con Marino: pensare che una persona con una faccia spendibile ma avulsa dal contesto possa governare bene è una follia“.
Come sarebbe composto un ipotetico governo Salvini?
Visti i propositi e l’ambizione con la quale Matteo Salvini sta cercando di raggiungerli, Affariitaliani.it ha immagino la composizione di un eventuale governo guidato dall’attuale segretario leghista. Ecco i nomi:
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Giancarlo Giorgetti
Esteri – Silvio Berlusconi
Economia – Alberto Bagnai
Sviluppo Economico – Claudio Borghi Aquilini o Armando Siri
Interni – Giorgia Meloni
Difesa – Tony Iwobi
Beni Culturali – Gian Marco Centinaio
Politiche Ue – Carlo Fidanza
Istruzione – Maria Stella Gelmini
Politiche giovanili e Sport – Silvia Sardone
Welfare – Massimiliano Fedriga
presidente della Camera dei Deputati – Roberto Calderoli