Lega Nord, è la questione dell’indipendenza della Padania a mettere contro Roberto Maroni e Matteo Salvini: lo scontro riguarda proprio la pietra angolare sui cui è stata fondata la Lega. In un’intervista al Corriere il segretario del Carroccio aveva fatto intendere di essere pronto ad abbandonare l’idea dell’indipendenza della Padania, almeno per statuto: “Lo sforzo della Lega sarà quello di rimanere Lega, ma guardando avanti”. Sulla modifica dell’art. 1 (per l’indipendenza della Padania) non ha escluso modifiche: “Ci ragioneremo” – e ha aggiunto: “tra febbraio e marzo il movimento andrà a congresso e ci saranno alcune proposte” perché “il punto è l’autogoverno per tutti i territori: macroregione, statuto speciale, autonomia o indipendenza sono dei mezzi per arrivare a quello”.
Maroni: “L’indipendenza della Padania non si può cancellare”
L’idea rischia di creare dei malumori tra la base e i dirigenti del partito. Dopo l’intervista al Corriere, è arrivata a stretto giro la replica del governatore della Lombardia: “per me quell’articolo è fondativo e fortemente identitario e dubito che si possa cancellare così, è l’aspirazione di tutti i leghisti”. Una chiusura netta quella di Maroni: “ieri alla riunione del federale non abbiamo parlato di queste cose ma di un congresso che si deve fare tra febbraio e marzo e che non è ancora deciso, non si è parlato di questo al federale”. Un’idea di libertà e indipendenza che, al contrario delle dichiarazioni di Salvini, è ancora lontana dall’essere abbandonata, il governatore ha sottolineato infatti che: “proprio ieri il leader indipendentista catalano Artur Mas ha avviato il l procedimento per l’indipendenza della Catalogna”.