L’attesta è finita. Questo pomeriggio arriverà dal Miur la proposta di assunzione per 55 mila docenti precari (7 mila lavoreranno sul sostegno), prevista per il click day della fase C delle assunzioni della Buona Scuola. Tra le migliaia di docenti che aspettano la tanto agognata assunzione ce ne è una con un cognome pesante: Agnese Landini (in Renzi). La moglie del premier ha confessato di essere stanca di aspettare. “Spero che questo rito penoso finisca, sembra che chiediamo l’elemosina, invece siamo dei professionisti”.
Buona scuola, come funziona
La risposta dei precari dovrà pervenire, sempre via internet, entro 10 giorni, ovvero il 20 novembre. Qualora rifiutassero il posto individuato dall’algoritmo, verranno cancellati definitivamente da tutte le graduatorie pre-ruolo: dovranno cominciare a fare le supplenze o i concorsi come semplici laureati. L’assunzione avviene nell’ordine di scuola a cui fa riferimento la propria graduatoria ad esaurimento (quindi infanzia, elementari, medie o superiori) per la classe di concorso in cui si ha il punteggio più alto.
Buona scuola, la situazione di Agnese Renzi
I nuovi posti sono a disposizione delle scuole per potenziare progetti speciali e coprire buchi. Da questo pomeriggio la Landini avrà 10 giorni per accettare la proposta e in tal caso, a partire dal 2016, potrà lasciare il suo posto di supplente part time a Pontassieve, in provincia di Firenze, dove lavora attualmente.
Buona scuola, le critiche
Il sindacato Anief critica le modalità di assunzione. “E’ un modo di procedere, top-secret, non accettabile per dei lavoratori che stanno per essere ammessi nei ruoli dello Stato, e per conoscere le modalità di scelta adottate dal sistema telematico é inevitabile produrre istanza di accesso agli atti” attacca il presidente Marcello Pacifico. Il rischio, spiegano dal sindacato, è che alla fine i docenti andranno ad occupare cattedre di insegnamento che non gli appartengono ( docenti di musica che insegnano arte o scienze). “Nei prossimi giorni, appena il Miur renderà disponibili le proposte di assegnazione, l’Anief renderà pubbliche le modalità per procedere all’istanza di accesso agli atti presso il Tar” assicura Pacifico.