L’Ucraina continua ad essere divisa tra due fuochi. Da un lato, infatti in quest’ultime ore è stata interessata da un accordo raggiunto dal Senato degli Usa, che ha approvato il bilancio di difesa, destinando al paese europeo risorse per armi difensive.
Dall’altro resta in piedi la minaccia incombente della Russia, che ha ventilato la possibilità di imporre l’embargo sui prodotti agricoli ucraini e importazioni di prodotti alimentari dal 1 ° gennaio 2016. Un’operazione che se confermata, potrebbe determinare un significativo calo delle esportazioni. Secondo Nataliya Mykolska, vice ministro dello Sviluppo Economico e del Commercio e rappresentante per il commercio dell’Ucraina, le perdite potrebbero essere stimate tra 140 e 205 milioni di dollari.
Armi Ucraina: dagli USA arrivano 300 milioni
Proprio ieri, il Senato degli Stati Uniti ha approvato il ‘National Defense Authorization Act’ per l’anno fiscale 2016 che mette a disposizione circa 300 milioni di dollari (questa la cifra ipotizzata) per l’assistenza militare verso l’Ucraina – di cui 50 per armi di difesa – così come riferito alla stampa dall’ambasciatore ucraino negli Stati Uniti Valeriy Chaly.
Il documento per le esigenze della Difesa Nazionale, approvato dall’assemblea con 91 senatori a sostegno della proposta di legge e tre contro, permetterà al Dipartimento della Difesa, in coordinamento con il segretario di Stato, di fornire assistenza militare al paese europeo.
Nonostante la riduzione del bilancio di previsione, pari a 5 miliardi di dollari, che è il risultato di accordi conclusi tra il Presidente degli Stati Uniti, l’Amministrazione e il Congresso, l’ammontare dei fondi stanziati dagli Usa per l’assistenza in Ucraina risulta inalterato.