Regione Umbria, Grillo contro Catiuscia Marini: “Prende pensione senza lavorare”
Beppe Grillo prende di mira la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini che, secondo il leader del M5S, “sta accumulando i contributi per la sua turbopensione senza lavorare manco un giorno grazie all’aiuto della Legacoop e con i soldi dei cittadini”. “Non a tutti i politici del Pd basta una pensione da nababbi alla faccia degli anziani che (non) sopravvivono con la pensione minima da fame” scrive il blog che aggiunge: “Tutto è possibile nel magico mondo del Pd”.
Catiuscia Marini e l’aspettativa di Legacoop
“I portavoce M5S in Umbria hanno trovato i documenti che confermano lo scandalo. Da leggere con cautela: potreste incazzarvi” avverte il blog che riporta poi la denuncia del portavoce capogruppo M5S al Consiglio Regionale dell’Umbria, Andrea Liberati. “Catiuscia Marini, Presidente Pd dell’Umbria, è dal 2007 dirigente in aspettativa di Legacoop; fu assunta il 13 giugno 2007, pochissimi giorni dopo aver lasciato da sindaco il Comune di Todi. E pochi mesi prima di ricoprire l’incarico di eurodeputato al parlamento europeo di Strasburgo. In che modo fu reclutata, perchè subito dirigente e quali attività abbia poi concretamente svolto per conto di Legacoop, rimane un mistero. Glielo stiamo domandando da mesi, ma finora non una parola dall’interessata” afferma Liberati che continua: “Il Segretario generale dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria non ha ottemperato alle nostre richieste di documenti relativi alle turbopensioni della presidente di Regione: il lucroso vitalizio e il trattamento INPS quale dipendente Legacoop in aspettativa. Ci chiediamo anche per quanto tempo la Marini abbia davvero lavorato in Legacoop. Domande senza risposta”.
Lo stipendio di Catiuscia Marini
Ma, continua, «nonostante la burocrazia di Palazzo, qualche persona di buona volontà ci ha recapitato alcune carte: il suo stipendio figurativo da Legacoop ammonterebbe a ben 5.159,74 euro più tredicesima, per complessivi 72.236.36 euro annui. Oltre ai vitalizi, da incassare a 60/65 anni, la signora Marini, sfruttando i privilegi della Legge 300/70, versando da anni una quota di contribuzione minimale, otterrà comunque una turbopensione Inps. Diversamente da una persona qualsiasi, la presidente Marini, senza lavorare, potrà alimentare la sua turbopensione INPS, versando solo poco più di un quarto dei contributi previdenziali necessari. Grazie al notevole stipendio figurativo in Legacoop, lei versa all’INPS appena 6.638 euro/anno, ma lo Stato, cioè tutti i cittadini, ne pagano ben 17.200 euro. Senza lavorare un giorno. Così, oltre al vitalizio nei suoi sei anni tra Regione e Parlamento europeo, abbiamo contribuito alla sua futura turbopensione Inps con oltre 100.000 euro, a fronte di versamenti personali modesti”. Per questo Liberati chiede: “È giusta questa legge, ritagliata su misura di politici e sindacalisti? Il M5S pretende chiarezza: basta con le doppie e triple pensioni ai politici. Catiuscia Marini rinunci dunque ai contributi figurativi Legacoop. E si spezzi il cordone ombelicale della politica agli interessi della grande distribuzione”
Catiuscia Marini, la risposta della Giunta
A stretto giro arriva la risposta della giunta umbra che risponde alle accuse del M5S. “Sono false ed infondate, oltre che offensive, le informazioni che da tempo il Movimento 5 Stelle dell’Umbria sta diffondendo riguardo alla posizione lavorativa, previdenziale e pensionistica della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini”. “La presidente Marini – prosegue il comunicato – è attualmente in regime di aspettativa, non retribuita, secondo quanto previsto dall’articolo 31 della legge 300 del 1970, ovvero – piaccia o non piaccia al Movimento 5 stelle – lo Statuto dei lavoratori, tuttora ancora in vigore. Sempre sulla base della medesima norma alla presidente Marini vengono riconosciuti i cosiddetti contributi figurativi, che costituiscono l’unica e sola base pensionistica della presidente. Di questa norma di legge – continua il comunicato – beneficiano centinaia di eletti in Parlamento e nei consigli regionali che, in quanto dipendenti pubblici o privati, sono in regime di aspettativa non retribuita per incarichi elettivi, come, ad esempio, la parlamentare umbra del Movimento 5 Stelle, on. Tiziana Ciprini, dipendente della Regione Umbria che, su sua richiesta, gode dello stesso regime di contribuzione figurativa della presidente Marini”.