Grillo annuncia dal blog “processi popolari in rete“. Questo il titolo del suo ultimo post pubblicato sul blog. Dedicato a politici, industriali e giornalisti: “questo orrendo trio va giudicato attraverso un processo popolare, mediatico che inizierà dopo le elezioni europee”.
Beppe Grillo, sempre dal blog, annuncia la creazione di ‘liste’ di imputati: “il processo durerà almeno un anno, le liste saranno rese pubbliche quanto prima”. Come funzioneranno i processi popolari? “Ci saranno le liste, le prove e i testimoni d’accusa come in un processo. Per ogni persona ci sarà un cittadino che articolerà i capi di accusa”, avverte Grillo che aggiunge: “Alla fine gli iscritti certificati al M5S potranno votare per la colpevolezza o l’innocenza”.
Grillo si rende conto che “un tribunale popolare non può sostituirsi alla giustizia nell’erogazione delle pene”: il suo compito sarà però quello di “informare i cittadini sui furti e le malversazioni di un sistema che portato allo sfascio l’Italia”. “Così come non si può costruire sulle macerie, non si può edificare una nuova Italia senza sgomberare il terreno da coloro che l’hanno depredata trasformando la quinta (sesta?) potenza industriale in un deserto”.
Un passaggio del post ‘Processi popolari in rete’ è dedicato all’ex premier e leader di Forza Italia: “verrà ricostruito un castello virtuale con le celle individuali, ognuna con la sua targhetta. Per Berlusconi verrà riprodotta integralmente quella di Al Capone ad Alcatraz sperando di non avere querele da parte dei discendenti di Al Capone“.
Bruciata la sede del M5S a Giugliano http://t.co/QMTwSrIXbf
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 21 Maggio 2014
Intanto è stata bruciata la sede del M5S a Giugliano, in provincia di Napoli. Lo scrive Beppe Grillo in un tweet. Il leader M5S sul suo blog ospita un post del deputato cinquestelle Salvatore Micillo. “Mi hanno appena telefonato – scrive il parlamentare 5S – hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento Cinque Stelle Giugliano in Campania”.