Francia sotto assedio. Ancora una volta, a 10 mesi dalla strage al giornale satirico Charlie Hebdo, la Francia torna nuovamente sotto attacco terroristico. Diverse sparatorie sono avvenute in maniera quasi simultanea in varie zone della città. Coinvolto anche lo Stade de France, in cui era in corso la gara di calcio amichevole tra Francia e Germania, che vedeva tra gli spettatori anche il presidente francese François Hollande. Il bilancio complessivo degli attentati è di oltre 120 morti e più di 180 feriti, di cui almeno 80 sarebbero in gravi condizioni.
Attentats à Paris: six lieux d’attaque, du Stade de France au coeur de Paris #AFP pic.twitter.com/7yRefO9plH
— Agence France-Presse (@afpfr) 14 Novembre 2015
Attacco terroristico Parigi: i luoghi e le vittime
Uno degli attentati è stato compiuto nella sala concerti Bataclan, nell’XI arrondissement di Parigi, che può contenere sino a 1500 persone e che stava ospitando lo spettacolo della rock band Eagles of Death Metal. Nello stesso quartiere si trovano anche i ristoranti La Belle Equipe e La Casa Nostra, altri luoghi interessati da spari ed esplosioni. Si parla di almeno 100 morti, di cui oltre 80 al solo Bataclan, oggetto di un’irruzione notturna da parte delle teste di cuoio che ha portato alla liberazione degli ultimi ostaggi e alla morte di 3 attentatori.
Nel vicino X arrondissement si trovano invece il bar Le Carillon ed il ristorante Petit Cambodge. Qui il bilancio è di circa 25 morti. Più lontano invece lo Stade Saint Denis, situato nella zona nord della città ed oggetto di diverse esplosioni – avvenute all’esterno dell’edificio ma udite perfettamente anche all’interno, come dimostra il seguente video – che hanno provocato la morte di altri 3 attentatori.
Attentato terroristico Parigi: le mosse di Hollande
Il presidente Hollande ha dovuto lasciare immediatamente lo stadio Saint Denis. Il capo dell’Eliseo ha poi indetto una riunione d’urgenza al ministero degli Interni, per fare il punto della situazione. Da qui la decisione di chiudere le frontiere e dichiarato lo stato d’emergenza. Da Hollande anche la richiesta alla comunità internazionale di “sostegno contro i terroristi”, autori di un “attacco senza precedenti”, uno vero e proprio “atto di guerra da parte dell’ISIS”.
Altre due notizie molto importanti sul piano politico: Hollande non dovrebbe più partecipare al G20 in Turchia, in programma ad Antalya il 15 e 16 novembre. Inoltre – secondo i media – i partiti politici avrebbero deciso di sospendere l’inizio della campagna elettorale per le elezioni regionali, previsto per il prossimo mese.
Attentato terroristico Parigi: gli attentatori
Secondo gli inquirenti, gli attentatori erano 8, tutti morti: 6 si sono fatti saltare in aria, mentre gli altri 2 sono stati uccisi dalla polizia. Alcuni di loro – secondo i testimoni – avrebbero urlato “Allah Akbar”, chiaro riferimento ad un assalto di matrice fondamentalista islamica.
Rita Katz – direttrice del SITE, centro di monitoraggio delle attività online delle formazioni jihadiste – ha postato su twitter inequivocabili messaggi da parte della propaganda fondamentalista islamica, che sembrano togliere qualsiasi dubbio sulla paternità dell’attentato: “Questo sarà l’11 settembre della Francia”.
#ISIS channels: “Remember, Remember the 14th of November #Paris They will never forget this day same as 11 September to the Americans”
— Rita Katz (@Rita_Katz) 13 Novembre 2015
#ISIS channels celebrate #ParisShooting:”O French: As you kill -you’re being killed”; “We’re coming O France- #ISIS” pic.twitter.com/ee0LL5KWiN
— Rita Katz (@Rita_Katz) 14 Novembre 2015
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