“Lo dico con dispiacere e preoccupazione, in Europa c’è una drammatica carenza di leadership”. Parola di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia intervistato durante la trasmissione Mix24, condotta da Giovanni Minoli su Radio 24. L’ex premier è molto critico nei confronti dell’ex continente: “In particolare l’Europa si sta dimostrando incapace di gestire sia l’ordinaria amministrazione, sia emergenze come quella del terrorismo internazionale e dell’immigrazione clandestina. Non c’è una politica estera comune e men che meno una politica di difesa comune”.
Isis Berlusconi critica la Francia
Per Berlusconi quella all’ISIS è una guerra necessaria “per tutti i Paesi civili, non solo di questo o di quello Stato, perché è uno scontro tra la nostra civiltà da una parte e chi invece come l’Isis rappresenta l’odio, la superstizione, il terrorismo. E non è una singola nazione ad essere minacciata, ma tutto il mondo civile.”
Riguardo alla Francia, l’ex premier cerca di mantenere un atteggiamento diplomatico, pur non lesinando critiche: “ho troppo rispetto per una nazione così crudelmente colpita per esprimere oggi un giudizio o valutazioni sulla linea politica del suo presidente. Posso soltanto dire che la Francia in questi anni si è distinta per il suo interventismo deleterio come dimostra il caso della Libia, comunque capitato prima della presidenza Hollande”.
Isis Berlusconi: collaborare con Putin
Secondo il leader forzista, la carta che l’Occidente dovrebbe giocare si chiama Vladimir Putin: “Da mesi Putin va suggerendo di creare una coalizione internazionale contro l’Isis, ma l’Europa, che poi dovrebbe essere la più interessata a partecipare visto che è in Europa che si riversano i rifugiati che scappano dal Califfato, l’Europa invece di collaborare con la Federazione russa ha tentato di isolarla e le ha inflitto sanzioni economiche assurde che, oltretutto, recano un danno alla stessa economia europea”.
Per Berlusconi quella di Putin è la linea “del realismo e della consapevolezza”, aggiungendo che il premier russo è un “patriota” con una “visione molto lucida delle relazioni internazionali”, compresa la situazione in Crimea ed Ucraina. Riguardo all’ISIS, Berlusconi spiega che Putin “è consapevole della necessità di un’azione comune contro il terrorismo ma non è disposto ad aspettare le incertezze e le paure dell’Occidente”.
Berlusconi su Gheddafi
L’ex premier torna anche sulla questione dell’attacco alla Libia allora comandata dal colonnello Gheddafi, considerata da molti analisti come uno dei momenti chiave che hanno contribuito al caos attuale presente in Medio Oriente e Nord Africa. E su quei bombardamenti spiega: “io non li ho accettati, li ho subiti, esprimendo tutta la mia contrarietà”. E aggiunge: “non c’era niente da accettare perché i bombardamenti erano già in corso, il 19 marzo 2011 a Parigi quando c’è stato il vertice cruciale per decidere una posizione comune sulla Libia, quando io e gli altri capi di governo siamo arrivati, venimmo a sapere che Sarkozy aveva già mandato i suoi caccia a bombardare le truppe di Gheddafi”.